Perugia: Social City, zona Pallotta, il verde a una condizione veramente pietosa

È scoraggiante vedere un pezzo di Perugia ridotta il quelle condizioni

Perugia: Social City, zona Pallotta, il verde a una condizione veramente pietosa

da Giampiero Tamburi (Coordinatore Perugia: Social City)
I partiti politici ​​strumentalizzano solo a proprio vantaggio! In questi giorni, nei quotidiani locali, si parla di abbandono, di incuria e di degrado della struttura ex FIAT prima ed ora ex segreterie universitarie, sito zona Pallotta, ma anche il verde che la circonda, in quanto a degrado, non scherza affatto! Secondo il nostro punto di vista, denunciare solo la ex sede delle segreterie, è una mossa fatta ad hoc da una certa parte politica per mettere in difficoltà la controparte (che comunque ha le sue reali colpe), fermandosi solo alla facciata del problema senza voler vedere ciò che è la situazione reale, nel suo totale complesso.

Voler vedere solo ad un palmo del proprio naso e far finta di non vedere quello che realmente capita e in quali condizioni è ridotto tutto ciò che sta dietro alla situazione denunciata, fa, politicamente, estremamente comodo. Ma noi di “Perugia: Social City”, che consideriamo tutti i partiti politici come soggetti da mettere nella seduta della seggiola a mo di cuscini, diversamente alla possibile strumentalizzazione della politica di parte, vediamo la questione dal punto di vista di quei cittadini, che non hanno paraocchi di nessun genere.

Quel verde? Una condizione veramente pietosa quella in cui viene tenuto lo spazio adiacente alla “stazione ecologica” della GESENU. Avrebbero dovuto chiamarla “isola ecologica” perché intorno ha un nulla indecoroso, fatto solo di sporcizia, di alberi ed arbusti che solo una volta potevano avere una dignità ed essere chiamati “verde”; non ora!

Un verde che rispecchia in pieno ed è un esempio tangibile di come viene gestito dalla politica comunale questo fondamentale aspetto della vivibilità cittadina. Sono spazi pubblici? Sono spazi privati? Non importa perché, comunque sia, la responsabilità è sempre del Comune che, in ogni caso, ha l’obbligo di provvedere; se è spazio pubblico direttamente; se privato intimare al proprietario di dare un poco di dignità al luogo!

È scoraggiante vedere un pezzo di Perugia ridotta il quelle condizioni. Perché quella è un pezzo di Perugia. Lasciata, oltretutto, completamente aperta anche di notte dove, chiunque voglia approfittare; da luogo per consumare incontri per la prostituzione a posto dove spacciare in pace, passando per la possibilità di essere usata come dormitorio da persone senza tetto, come da qualsiasi “invisibile” clandestino che gira per la città.

È sulla possibilità di essere presente e di sanare al più presto e nel miglior modo possibile questi problemi che si distingue una politica sociale concreta e risolutrice da quella che proclama dai vari pulpiti, ogni volta che capita l’occasione, la propria efficienza ma lascia, di fatto, insolute queste situazioni.

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