20 anni di impianti cocleari all’Ospedale di Perugia
20 anni di impianti cocleari – Il 29 novembre 2024, l’Azienda Ospedaliera di Perugia ha celebrato il ventesimo anniversario del Centro di Riferimento regionale per gli impianti cocleari, una struttura che da 2004 ha trasformato le vite di numerosi pazienti affetti da sordità. L’evento si è svolto presso la Sala Montalcini, alla presenza di istituzioni, professionisti del settore e membri di associazioni, per fare il punto sui risultati ottenuti in questi due decenni.
Il primo impianto cocleare fu eseguito nel 2004 su una donna di 39 anni proveniente dalla Molisia. Da allora, sono stati effettuati oltre 250 impianti, di cui 198 su pazienti umbri e 52 su persone provenienti da altre regioni. Questo intervento non si limita a un semplice miglioramento dell’udito: l’impianto cocleare sostituisce la funzione della coclea, trasformando l’energia sonora in impulsi elettrici che stimolano direttamente il nervo acustico, permettendo a chi ne è privo di sentire nuovamente.
Nel corso della giornata di celebrazione, sono intervenuti numerosi esperti, tra cui il prof. Giampietro Ricci, direttore della struttura complessa di Otorino dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e fondatore del centro, il quale ha illustrato l’importanza della riabilitazione per i pazienti ipoacusici, così come la continua ricerca di soluzioni innovative per migliorare l’accoglienza e l’integrazione dei pazienti. Ricci ha sottolineato che l’impianto cocleare non è un semplice amplificatore di suoni, ma un dispositivo elettronico complesso che ripristina una funzione uditiva quasi del tutto perduta. La struttura, infatti, si occupa anche della riabilitazione dei pazienti, aiutandoli a raggiungere l’indipendenza sociale, scolastica e lavorativa.
Durante l’incontro sono stati discussi temi cruciali, come l’educazione e la formazione dei professionisti. Giuseppe De Filippis, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, ha evidenziato alcuni progetti recenti, come i corsi di alfabetizzazione in lingua dei segni per il personale sanitario e l’acquisto di dispositivi per videochiamate con interpreti LIS, per facilitare la comunicazione con pazienti non udenti. Il prof. Vincenzo Talesa, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, ha parlato dell’importante ruolo del centro di simulazione medica nella formazione dei giovani chirurghi.
La testimonianza di Mattia Liguori, presidente dell’associazione FIADDA Umbria, ha dato un tocco personale all’evento. Liguori, che ha ricevuto un impianto cocleare da adulto, ha raccontato la sua esperienza come non udente dalla nascita e l’impatto positivo che l’impianto ha avuto sulla sua vita quotidiana.
Il centro, oggi punto di riferimento per la regione e non solo, effettua circa 6.000 accertamenti audiologici l’anno, il 30% dei quali riguardano bambini. Nel 2022, sono stati eseguiti 308 accertamenti su bambini, di cui 14 gravemente ipoacusici, provenienti da tutta Italia, e 4 di questi sono stati sottoposti a impianto cocleare. L’attività del centro prosegue con circa 20 impianti l’anno su pazienti di tutte le età, dai neonati agli anziani.
Oltre agli aspetti tecnici, il centro si distingue anche per l’approccio multidisciplinare, che coinvolge otorinolaringoiatri, audiometristi, logopedisti e altri specialisti, con un ampio lavoro di rete con i servizi sanitari regionali e nazionali. I pazienti, infatti, possono accedere al centro tramite prescrizione del medico di base o del pediatra.
L’anniversario del Centro di Riferimento regionale umbro non rappresenta solo un traguardo importante, ma anche l’inizio di nuove sfide, con l’intento di migliorare continuamente la qualità della vita dei pazienti affetti da ipoacusia e di consolidare il ruolo della struttura come modello di eccellenza in ambito sanitario.
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