All’Aquila proteste per il pagamento delle tasse post sisma

04/16/2018 di Alessia Centi Pizzutilli e Marco Signori (Abruzzo Web)
L’AQUILA –  La città e il territorio sono scesi in piazza in migliaia – 2.500 secondo le forze dell’ordine, quasi il doppio in base agli organizzatori – per dire no alla restituzione delle tasse sospese a imprese e professionisti nel cratere del sisma richiesta dalla Commissione europea che considera le somme milionarie aiuti di Stato: questa mattina, all’Aquila, manifestazione di protesta promossa dalla Regione e dal Comune alla quale hanno aderito forze sociali, produttive, amministratori, parlamentari e che AbruzzoWeb ha seguito in diretta video.

Al termine del corteo, un portavoce della Commissione Ue ha spiegato all’Ansa che solo le compensazioni fiscali ingiustificate – ovvero quelle ricevute da imprese che non avevano attività economiche ma solo la sede legale sul territorio o che hanno ricevuto di più rispetto ai danni subiti – sono quelle che devono essere restituite. E queste riguardano esclusivamente il sisma del 2009.

Il portavoce ha ricordato che qualche settimana fa la stessa Bruxelles ha dato l’ok allo schema di aiuti da 44 milioni di euro per il 2018-2020 per i terremoti del 2016-2017. Il caso risale a una decisione del 2015, quando la Commissione ha trovato che l’insieme delle misure italiane prese tra il 2002 e il 2011 per le agevolazioni fiscali alle imprese vittime delle catastrofi naturali “non erano ben mirate” in quanto “non richiedevano in alcun modo di dimostrare di aver subito danni”.

“Il risultato”, sottolinea il portavoce, “è che alcune imprese hanno ricevuto compensazioni senza aver sofferto danni, e altre ne hanno ricevute di più del valore dei danni”. In mattinata  la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, ha approvato facendola propria, la risoluzione del Consiglio regionale dell’Abruzzo sulla restituzione delle tasse sospese per il sisma aquilano. La riunione Plenaria che si è tenuta a Roma, su invito del presidente Giuseppe Di Pangrazio, ha riconosciuto l’importanza del documento votato all’unanimità dal Consiglio regionale abruzzese, adottandolo come posizione dell’intera Conferenza.

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