Progetto Ikea Collestrada, gruppo PD, evitare paralisi traffico video intervista a Sarah Bistocchi



Progetto Ikea Collestrada, gruppo PD, evitare paralisi traffico video intervista a Sarah Bistocchi

Si è svolta questa mattina presso la sala della Vaccara di palazzo dei Priori la conferenza stampa del gruppo Pd per fare il punto sulla questione relativa alla pratica concernente l’ampliamento del centro commerciale di Collestrada, cosiddetto “progetto Ikea”. Presenti, oltre alla capogruppo Bistocchi, anche i consiglieri Mirabassi, Mori, Ranfa e Vezzosi, nonché il segretario comunale del partito Polinori.

Aprendo l’incontro la capogruppo Sarah Bistocchi ha parlato di un tema di cui i cittadini sanno ben poco, nonostante la stampa se ne sia occupata più volte. In relazione alla pratica, la consigliera ha espresso delle perplessità sia sul metodo che nel merito.

Sul metodo: “l’Amministrazione – ha sostenuto – non può pensare di evitare un confronto pubblico serio, necessario per tutelare, in primis, gli interessi dei territori direttamente coinvolti dall’intervento, ossia Collestrada e Ponte San Giovanni. Purtroppo questa giunta e la sua maggioranza hanno preferito i tavoli privati, aperti a pochi eletti, piuttosto che il confronto con cittadini”.



E’ proprio per questo – ha riferito Bistocchi – che il pd ha proposto di convocare una seduta del Consiglio comunale “grande” da tenersi, prima del voto finale sulla delibera, a Ponte San Giovanni; tuttavia se in un primo momento la maggioranza ha dato il suo assenso alla proposta, poi, con un cambio d’impostazione, ha deciso di negarlo.

Per ciò che concerne il merito, la capogruppo ha evidenziato che sono molteplici i temi prioritari connessi al progetto, tra cui spiccano la viabilità e l’impatto ambientale, ma anche l’occupazione e la scuola.

“Sulla viabilità, ad esempio, non abbiamo ricevuto in commissione alcuna rassicurazione sugli scenari futuri ed in particolare risposte alle preoccupazioni dei cittadini. Già oggi sappiamo che la mole di traffico nella zona di Collestrada e Ponte San Giovanni è insostenibile (si parla di 4mila veicoli nell’ora di punta) ed è evidentemente destinata ad aggravarsi a seguito dell’ampliamento del centro commerciale”. Quanto ai temi ambientali Bistocchi è tornata a chiedere all’Amministrazione di ottenere da Eurocommercial misure compensative tali da evitare l’aumento dell’inquinamento, nonché di effettuare uno studio epidemiologico sulla zona prevedendo nel contempo un progetto di promozione della salute per i residenti.

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Altri temi l’occupazione e la scuola: sul primo punto Bistocchi ha parlato di generiche promesse formulate dalla giunta in commissione. Si è parlato, infatti, a più riprese di mille nuovi posti di lavoro, ma tralasciando che l’insediamento di Ikea comporterà la perdita nel bacino di Perugia di circa 400 occupati. Dunque il Pd sul punto chiede di attivare un protocollo con i centri per l’impiego, regione ed aziende che apriranno nel centro commerciale, al fine di garantire il riassorbimento dei lavoratori del settore commercio.

In merito al tema scuola, Bistocchi ha ricordato che a seguito di un provvedimento dell’Amministrazione comunale del febbraio 2016 l’asilo nido di Collestrada “La Magnolia” è stato chiuso. Oggi, nell’ambito del progetto-Ikea, è prevista tra le opere complementari al centro commerciale la conversione da parte di Eurocommercial dell’immobile ex sede della comunità montana (di fronte all’attuale sottopasso di via della Valtiera). Il pd chiede sul punto che l’asilo si configuri come asilo sia territoriale che aziendale.

“Non avendo avuto – ha concluso Bistocchi – chiarimenti su tutti questi punti, riteniamo di poter affermare che anche questa volta gli interessi della città abbiano ceduto il passo a quelli politici personali. Avendo avuto la pratica un iter anomalo ed accelerato, ritengo che ad oggi sia impensabile per il pd poter condividere questo progetto sul quale permangono molteplici dubbi”.

Della stessa opinione il consigliere Mirabassi secondo cui il progetto è depositato in Comune da oltre un anno, ma è poi stato portato a conoscenza dei consiglieri solo un mese e mezzo fa. “Per questo – ha detto – diventa fondamentale la partecipazione con le popolazioni interessate al fine di maturare insieme alla gente un’intenzione di voto rispondente alla volontà dei cittadini. Questo non ci è stato concesso; tuttavia, a differenza di quanto fatto da un autorevole membro della giunta tempo fa sul progetto Ikea di San Martino in campo con l’effetto di averlo bloccato, noi non faremo altrettanto e ci asterremo da procedere con le denunce alla Magistratura, preferendo discutere nel merito i punti critici riguardanti la viabilità, l’inquinamento, l’occupazione, ecc.”.

Questa valutazioni sono state condivise dal segretario comunale del PD Polinori il quale ha tenuto a precisare come esista una differenza sostanziale tra il precedente progetto per l’insediamento di Ikea a San Martino in Campo e quello attuale: il primo era stato ampiamente partecipato con le popolazioni ed aveva un impatto urbanistico limitato; il secondo è stato tenuto per mesi nei cassetti della maggioranza ed avrà un effetto dirompente su viabilità ed ambiente. Dunque il Pd, essendo rimaste irrisolte tutte le questioni segnalate, esprimerà in Consiglio una posizione unitaria sulla preconsiliare: non si tratterà né di un voto a favore né di un voto contrario, ma la forma scelta sarà oggetto da oggi a lunedì di un’attenta valutazione.

Tutte le richieste formulate nel corso della conferenza stampa sono confluite in un odg presentato oggi dal gruppo.

Di seguito il testo integrale:

“PREMESSO CHE:

L’insediamento commerciale di Collestrada è uno dei principali centri commerciali in Umbria, con un bacino di utenza potenziale in crescita anche grazie al completamento della superstrada Foligno – Civitanova e della Perugia – Ancona.

Viste le potenzialità dell’area, la società immobiliare Eurocommercial ha acquistato la proprietà dell’intera struttura e dei terreni limitrofi nel 2016. La società stessa, facendo leva sull’interessamento di Ikea per l’apertura di uno store nella nostra città, ha valutato la fattibilità di triplicare l’estensione del centro commerciale stesso così da permettere l’insediamento, oltre che della società svedese di arredamenti, anche di altre attività commerciali.

Con la proposta formulata da Eurocommercial ad Ikea sono andate a cadere tutte le altre opzioni che Ikea stessa aveva individuato per la realizzazione del nuovo store perugino.

CONSIDERATO CHE:

L’U.O. Servizi alle Imprese evidenzia che a tutt’oggi il Comune di Perugia non ha adeguato la propria programmazione commerciale al Reg. n. 1/2018, né ha “riconsiderato e definito le condizioni urbanistiche, infrastrutturali e ambientali da rispettare in relazione alla natura e alle dimensioni dei più rilevanti progetti di trasformazione, recupero e insediamento proposti all’Amministrazione”.

L’area di Collestrada rappresenta da sempre un nodo viario centrale per l’intera mobilità nazionale: l’incrocio e la confluenza di importanti vie di comunicazione (E45, Raccordo Perugia-Bettolle, 75bis, Perugia-Ancona e Foligno-Civitanova) ha reso il crocevia di Collestrada il principale punto di passaggio per il trasporto di merci e persone. Il flusso di traffico ad oggi sfiora i 4.000 veicoli nell’ora di punta, con il rischio concreto che in caso di rallentamenti o incidenti si congestioni anche la viabilità urbana perugina a causa di automobilisti e mezzi pesanti in cerca di vie alternative.

Oltre alle problematiche legate al traffico veicolare l’area di Collestrada, ed in particolare quella individuata per l’aumento dell’estensione del centro commerciale, sconta anche un problema legato agli spazi disponibili: si trova, infatti, a ridosso della E45, della ferrovia Terontola-Foligno e del parco del fiume Tevere la cui ansa, detta degli Ornari, è riconosciuta come sito SIC (Sito di Interesse Comunitario) per il mantenimento dell’habitat della fauna locale.

Le problematiche legate al traffico extraurbano, che già si prevede subirà un sensibile aumento, sono ben conosciute dai tecnici ANAS che nel corso degli anni hanno presentato alcuni progetti per “sciogliere” il Nodo di Perugia. Tra le proposte avanzate, le più rilevanti sono quelle relative alla realizzazione di due tratte principali, che puntano non solo a velocizzare il traffico, ma anche a fugarne la mole dalla zona di Ponte San Giovanni-Collestrada con una nuova viabilità a quattro corsie verso Corciano:

la variante alla SS 3 bis “Tiberina”/E45 tra Madonna del Piano, nei pressi dell’attuale svincolo di Montebello e dello svincolo di Collestrada, di circa 5,5 km;

il tratto Corciano-Madonna del Piano, di circa 14,6 km, che costituisce di fatto la variante al tratto urbano del Raccordo Autostradale Perugia-A1 (svincolo di Valdichiana), che doveva collegare con opere accessorie anche l’Ospedale di Santa Maria della Misericordia e la SR 220 Pievaiola;

Oltre a ciò, si è dato il via ad uno studio di fattibilità da parte di ANAS per migliorare lo svincolo di Collestrada con nuove corsie, al fine di velocizzare l’enorme mole di traffico.

Negli atti presentati in Commissione si è palesata la possibilità costruire una stazione ferroviaria sulla linea Terontola-Foligno, che passa a pochi metri dall’attuale struttura di vendita, per favorire l’accesso dei pendolari alla città di Perugia, con il possibile interscambio sia con il Minimetrò che con l’ex-FCU, rendendo inoltre i parcheggi prospicenti la stazione aree gratuite di lunga sosta. Il sistema che si verrebbe a creare permetterebbe la realizzazione di una metropolitana di superficie in grado di spostare su ferro moltissime persone riducendo, in parte, l’afflusso di mezzi su gomme nella direttrice da e per Perugia, decongestionando la rampa E45/Raccordo nelle ore di punta.

PRESO ATTO CHE:

I centri abitati di Collestrada e di Ponte San Giovanni rischiano di vedere scaricata sulla propria viabilità interna l’enorme mole di traffico, già ad oggi spesso congestionato sia sulle strade extraurbane che sulle arterie principali. Oltre a ciò, il traffico sulle varie direttrici viarie sta già aumentando, a causa dei nuovi due sbocchi verso l’Adriatico, con conseguente crescita di inquinamento acustico e atmosferico in queste aree residenziali.

Il traffico indotto dal nuovo insediamento può essere smaltito solo e soltanto con la realizzazione della nuova viabilità riguardo al Nodo di Perugia, in particolare dell’intero collegamento Collestrada – Ellera di Corciano. Nessun altro intervento parziale sulla viabilità locale, infatti, può contribuire a smaltire il traffico aggiunto dal nuovo insediamento, su una viabilità dell’intera area interessata, che peraltro è già satura.

Le amministrazioni competenti dovranno adoperarsi nei processi di valutazione dell’insediamento per non determinare il collasso dello snodo di Collestrada – Ponte San Giovanni, anche in considerazione di quanto previsto dal Piano Regolatore e soprattutto dalle riconversioni già approvate di siti produttivi dismessi: ex Pastificio Ponte – ACFI 10A-10B, area ex Margaritelli – De Megni nonché quelli previsti dal Piano Regolatore Generale del Comune di Perugia.

VALUTATO CHE:

Come riferito dalla proprietà del Centro Commerciale e dagli Assessori presenti ai lavori in commissione, a fronte di un aumento stimato di circa mille posti di lavoro, ci sarà una perdita nel bacino di Perugia di circa quattrocento occupati.

VALUTATO INOLTRE CHE:

Con riferimento alle strutture che Eurocommercial ha in previsione di costruire, tra le opere a scomputo, vi è un asilo nido da realizzare nella struttura della ex comunità montana di fronte all’attuale sottopasso di via della Valtiera. Opera dovuta dato che, da più di due anni, l’attuale Giunta ha chiuso l’asilo Magnolia, e nell’abitato di Collestrada non è più presente una struttura di questo tipo.

SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:

-Tutelare con ogni mezzo e in tutte le sedi i centri abitati di Collestrada e Ponte San Giovanni, che rischiano di vedere scaricata sulla propria viabilità locale l’enorme mole di traffico, già spesso congestionato.

-Evitare la paralisi del traffico in entrata (rampa) e in uscita (gallerie) da Perugia, subordinando la messa in esercizio dell’attività commerciale alla ultimazione di tutta la viabilità idonea ed adeguata allo scopo non solo a ridosso dello svincolo di Collestrada, ma in tutta l’area da Collestrada ad Ellera di Corciano e da Collestrada a Ponte Pattoli (Area Nord), stipulando con Anas un Accordo di programma vincolante quanto ad impegni e tempistica per l’intero Nodo di Perugia, idoneo ad evitare l’altrimenti prevedibile collasso della viabilità primaria e secondaria.

-Ottenere da Eurocommercial misure ambientali compensative, così da evitare l’aumento di inquinamento acustico ed ambientale, in particolare la presenza gas e polveri sottili dovuti al traffico veicolare in un’area già ad oggi critica.

-Evitare una strozzatura a valle dell’insediamento commerciale nel punto di incrocio tra la E-45 e il raccordo autostradale Perugia-Bettolle in zona dei Loggi, che ad oggi con un flusso veicolare minore è già causa di rallentamenti ed incolonnamenti molto impattanti, grazie al raddoppio della rampa di inserimento prima della galleria Volumni.

-Realizzare la stazione ferroviaria passante e attivare un tavolo con Regione dell’Umbria e RFI, affinché Collestrada diventi punto di interscambio gomma/ferro al fine di ridurre l’attraversamento veicolare e permettere un rapido accesso a Perugia, per chi proviene sia dalla zona nord che dalla direttrice Bastia/Assisi/Foligno/Spoleto.

-Attivare un protocollo con i Centri per l’Impiego, la Regione dell’Umbria e le aziende che apriranno propri punti vendita all’interno del centro commerciale, per riassorbire i lavoratori del settore commercio della città di Perugia che hanno già perso il lavoro in questi anni o rischiano di perderlo in futuro a seguito dell’ampliamento.

-Far sì che l’asilo, ricordato in narrativa, si configuri come asilo sia territoriale attingendo alle liste dei Servizi all’Infanzia del Comune di Perugia, che aziendale per i lavoratori della struttura.

-Ad effettuare una valutazione epidemiologica sulla zona e a prevedere un progetto di promozione della salute per i residenti dell’area come misura compensativa dell’impatto degli inquinanti sui residenti e lavoratori”.

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