Elezioni Perugia, Andrea Romizi, tante cose devono essere fatte meglio



Elezioni Perugia, Andrea Romizi, tante cose devono essere fatte meglio

Dieci candidati a sindaco, tante liste e moltissimi candidati consiglieri. La città di Perugia si presenta così alle amministrative 2019. Il sindaco uscente Andrea Romizi, del centrodestra, da Ponte Felcino ha aperto la sua campagna elettorale augurando «Buona corsa a tutti».

«Io non credo si debba ragionare in termini di rischi – ha detto Romizi rispondendo alla domanda su una eventuale dispersione dei voti – si deve apprezzare che qualcosa si stia rimuovendo e anche in tanti si siano decisi a rimettersi in gioco. E’ evidente quando in tanti si corre c’è chi avrà successo, chi magari rimarrà deluso, però di fondo se lo si fa spinti dalle migliori intenzioni e dalle finalità più genuine in ogni caso si concorre tutti ad andare a rifondare quella che la nostra comunità che ha più che mai bisogno del contributo di tutti».

Attenzione e apprezzamento da parte dei cittadini: «Registro che c’è una buona vicinanza, attenzione e apprezzamento – ha detto Romizi -, anche per quello che si sta facendo. E’ un sentimento che ci sta accompagnando da tempo in questi anni che mai ci ha abbandonato e che ha dato la forza in queste giornate più frenetiche di proseguire e ancor più di implementare i nostri sforzi».

Sulle cose ancora da fare ha spiegato: «Molto si è fatto, in molti casi si è imbroccata la via giusta, ma tante cose devono essere completate, tante devono essere fatte meglio, altre devono essere avviate. Alcune cose si apprezzano poco, ma tutto il tema di Fontivegge, del nuovo piano della mobilità, del recupero di tantissimi contenitori del centro storico che da decenni erano lì un po’ bloccati, in buona parte sono stati finanziate con risorse disponibili e progettate, quindi è un qualcosa che già ha una sua concretezza, ma ancora non si vede del tutto la sua realizzazione. Nell’arco di pochi anni, quello che abbiamo seminato verrà a crescere e negli anni prossimi che ci attendono, se saremo eletti, andremo a seminare anche altro, con un ragionamento che non è del breve termine, ma con una logica diversa, fare le cose serie, anche quelle che non si vedono».

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