La rassegna stampa del mattino, prime pagine del 17 dicembre 2019

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Bufera giudiziaria, giudice e avvocati nei guai per tangenti e prostituzione

Un giudice civile al tribunale di Spoleto T.S. indagato e per il quale è stata richiesta l’interdizione dalle sue funzioni, e gli avvocati perugini M.B. e N.P. agli arresti domiciliari. Le accuse formalizzate dal giudice del tribunale di Firenze su richiesta della Procura fiorentina per tutti e tre sarebbero di corruzione, mentre per i due civilisti per traffico di influenze illecite.

Ma non finisce qui. Nei confronti di M.B. ci sarebbe anche l’accusa dello sfruttamento della prostituzione falso ideologico, peculato, favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. Arrestata anche una giovane romena e un’impiegata civile dell’ufficio Immigrazione della questura sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati. Quest’ultima sarebbe indagata per peculato, falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di una decina di soggetti tra brasiliani, marocchini, cinesi e lettoni.

Il tutto comincia a inizio dell’anno, a seguito della morte del fratello di M.B. per incidente sul lavoro a fine 2018. I carabinieri della compagnia – diretti dal maggiore Luigi Tanagro Salvati – che indagano sull’incidente iniziano a svolgere accertamenti e avviano un’attività di intercettazione sulle persone legate alla vittima.

T.S. si sarebbe detto disponibile a farsi assegnare la causa civile per risarcimento del danno che M.B. voleva promuovere verso la compagnia di assicurazione per la morte del fratello.

Proprio dall’incidente sul lavoro hanno preso il via gli accertamenti che hanno portato alle ordinanze di custodia. I due legali devono anche rispondere di traffico di influenze. Si sarebbero fatti dare da due coniugi 11.500 euro in contanti quale prezzo della mediazione verso il delegato alle vendite nominato dal tribunale per evitare o far slittare le vendite all’asta di abitazioni alle quali erano interessati.


Colpo alla Carifano, Ponte Felcino Perugia, esplode bancomat nella notte [Video]

Esplosione nella notte a Ponte Felcino di Perugia. I malviventi, sembra due persone da quanto si dice, hanno fatto esplodere il bancomat della Carifano – Credito Valtellinese Spa – di Via Leonida Mastrodicasa, 99. Lo sportello, che prima del colpo vedete com’era nella foto, è situato in un centro commerciale prima di arrivare all’interno del paese.

Ingresso prima del colpo

L’assalto è avvenuto alle 2 e sul posto sono arrivati gli agenti della squadra Volante della Questura di Perugia unitamente al servizio di polizia scientifica, sempre della Polizia di Stato.

Nell’esplosione, verosimilmente provocata dall’innesco di acetilene, è andato distrutto l’ingresso della banca unitamente all’intero blocco che conteneva il bancomat.

A quanto pare il dosaggio del gas è stato perfetto e, diversamente da come spesso accade, le custodie metalliche, esterna e quella interna, si sono squarciate senza danneggiare il bottino, permettendo così ai ladri di arraffare tutto il contante presente nello scrigno e di darsi alla fuga.

Quantitativo tutto da capire e da quantificare, ma che il colpo sarebbe andato a buon fine, lo riferirebbe anche una testimonianza di una signora che abita ad un centinaio di metri e che è stata svegliata dalla esplosione.

La donna avrebbe raccontato di aver visto due uomini allontanarsi con una grande borsa. Sul posto anche una pattuglia della Vigilanza Umbra.

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