Vicenda Nilo Arcudi intervento integrale di Sarah Bistocchi capogruppo Pd Comune Perugia


Vicenda Nilo Arcudi intervento integrale di Sarah Bistocchi capogruppo Pd Comune Perugia

Sarah Bistocchi, parlando a nome del Centrosinistra di Palazzo dei Priori – residenza del sindaco di Perugia – e invocando “questioni di trasparenza e di correttezza istituzionale” ha, di fatto, chiesto a Nilo Arcudi di fare un passo indietro.

il suo discorso integrale

Quella di oggi è una seduta del Consiglio comunale convocata come ordinaria, ma non lo sarà, non prima almeno di aver detto alcune cose. Non possiamo non dire nulla sulla maxi operazione condotta dalla Polizia di Stato, coordinata dalle Procure di Catanzaro e Reggio Calabria, che sta vedendo, anche in Umbria, numerosi arresti legati a reati di mafia.

Si rivelano giuste le parole dell’Associazione Libera Contro le Mafie, e più che mai fondamentale la sua azione sul territorio: le mafie sempre di più non conoscono frontiere e anche la nostra terra è ormai considerata da tempo un covo freddo in cui il sistema di riciclaggio della criminalità organizzata sta infiltrando anche una parte del sistema economico.

È quello che emerge dagli esiti di questa operazione, che dimostra come lo Stato continui ad essere fortemente impegnato nel contrastare le organizzazioni malavitose che minano la vita democratica e l’immagine del nostro Paese e dei nostri territori.

Ma anche quanto non solo la nostra regione, ma anche la nostra città, il nostro tessuto economico, sociale, e perfino politico, siano a rischio.

Per questo, oggi non possiamo far finta di niente. Per questo, senza dubbi e senza indugi, come rappresentanti dei cittadini nell’assise comunale, siamo chiamati ad una grande responsabilità politica e amministrativa. Occorre che proprio le istituzioni locali, non siano le ultime, né le seconde, ma le prime a dare segnali chiari, concreti, e a mettere in campo azioni di monitoraggio e contrasto di questi fenomeni che devono tornare ad essere estranei alla nostra terra.

Per questo motivo abbiamo presentato come centro sinistra una richiesta di istituzione di una Commissione consiliare d’inchiesta contro le infiltrazioni mafiose, perché la lotta alla corruzione, all’illegalità e al malaffare tornino ad essere al primo posto dell’agenda politica locale, anche attraverso strumenti istituzionali, concreti e duraturi.

Questo non è un manifesto politico, ma un documento istituzionale, e come tale, vi chiediamo e auspichiamo che su questo documento venga apposta la firma di ciascuno di voi.

C’è dell’altro. Dalle intercettazioni effettuate, emerge anche il nome di Nilo Arcudi, eletto con la lista Perugia civica in appoggio alla candidatura del Sindaco Andrea Romizi, e oggi Presidente del Consiglio comunale.

Da regolamento, il Presidente rappresenta l’intero Consiglio Comunale, e ne tutela la dignità del ruolo. E a sua volta, il Consiglio comunale non siede qui, non si riunisce qui, perché rappresenta se stesso, ma tutta la città.

Oggi 32 volti rappresentano una comunità di più di 166.000 persone. Siamo certi che Nilo Arcudi si avvarrà di tutti gli strumenti a sua disposizione per provare l’estraneità che ha già dichiarato, ma siamo certi che metterà maggiormente se stesso nelle condizioni di farlo, se farà un passo indietro rispetto alla carica che ricopre.

Non lo chiediamo tanto nel nome del suo interesse, lo chiediamo a tutela dell’assise comunale, di un’intera comunità, che al momento ci guarda con allarme, con fiducia, ma anche con delle aspettative. I cittadini si aspettano da noi una presa di coscienza del rischio che tutti, nessuno escluso, stiamo correndo, una presa di posizione ferma e intransigente contro qualsiasi tipo di illegalità e di malaffare, e un’assunzione di responsabilità sul l’importanza della prevenzione, della trasparenza e di politiche pubbliche in materia di legalità e partecipazione.

Il passo indietro che chiediamo a Nilo Arcudi di fare, spontaneamente e responsabilmente, va a tutela e garanzia di tutti: il nostro, è un dovere; quello dei cittadini, un diritto.

Massima trasparenza, nessuna opacità, in tutti gli ambiti e in tutte le situazioni: sopra i simboli e sopra i partiti, c’è la tenuta, sociale, culturale e valoriale, di una città. Voglio chiudere con le parole di Libera, che ci siano di supporto o da monito: l’indifferenza e la disinformazione sono il terreno di coltura ideale per le mafie. La città ci guarda: non deludiamola, e anzi mettiamola in sicurezza.

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