Michela Lupattelli dona Virgo Fidelis all’Arma dei Carabinieri di Assisi
Michela Lupattelli, artista perugina, ha donato un dipinto all’Arma dei Carabinieri e consegnato oggi alla Compagnia Comando di Assisi, diretta dal capitano Vittorio Jervolino. Alla consegna dell’opera erano presenti, oltre al comandante della stazione, anche il colonnello del comando provinciale di Perugia, Stefano Romano, il tenente colonello Marco Sivori e Guido Barbieri, Comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Perugia.
Presenti anche alcuni carabinieri che prestano servizio al comando di Assisi. L’opera, come detto, ritrae la Virgo Fidelis, la patrona dell’Arma dei Carabinieri. Michela Lupatelli, durante la scopertura del dipinto ha spiegato com’è stata realizzata. Un dipinto particolare con una tecnica che non permette errori, se si sbaglia occorre gettare il lavoro.
“Nessun artista ha stravolto impostazione figurativa dell’opera – ha detto Lupattelli -, anche io quando ho deciso di dare la mia interpretazione, ho lasciato la Vergine di tre quarti, con la sua mano in segno di protezione, il libro delle Sacre Scritture con la citazione dell’Apocalisse, illuminato dalla fiamma. Volevo fare una cosa unica, non riproducibile in modo identico. Ho scelto un supporto atipico, molto scivoloso, per niente assorbente, con un fondo molto poco omogeneo. E’ veramente difficile lavorarci, perché non si può fare un disegno preparatorio. Bisogna andare di getto con il pennello e non può essere corretto in alcun modo”.
Le difficoltà sono a livello logistico
“Io faccio una ossidazione artificiale su metallo – ha aggiunto Lupattelli – con acido muriatico e acqua ossigenata, un’operazione che va fatta in sicurezza, non può essere fatta all’interno di uno studio d’arte, deve essere fatta necessariamente all’aperto, vicino ad acqua corrente e in modo da non recare nessun tipo di danno a cose o persone. Questo permette di creare una texture di fondo, delle macchie di ruggine molto difficilmente riproducibili in modo identico. In 10 anni non mi è mia capitato di aver e un pannello uguale a un altro. Esiste una forte componente di casualità data da moltissime variabili che poi vanno a determinare questo fondo. Per cui la rende sicuramente unica da questo punto di vista. Mentre il tempo – conclude l’artista – logora tutto il resto del dipinto, l’immagine rimane eterna, com’è eterna la Virgo Fidelis. Sono felicissima ed onorata che sia qui con voi e vi ringrazio moltissimo per avermi dato l’opportunità”.
A conclusione della spiegazione dell’artista è seguito un lungo applauso e poi la benedizione da parte del custode della Porziuncola di Assisi, padre Massimo Travascio.
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