Memorial Luciano Gaucci: una giornata di celebrazione nel cuore di Assisi

Memorial Luciano Gaucci: una giornata di celebrazione nel cuore di Assisi

Nel suggestivo scenario dello Stadio “degli Ulivi” di Assisi, si è tenuta oggi la prima edizione del Memorial Luciano Gaucci, un evento che ha richiamato l’attenzione di appassionati di calcio e nostalgici dell’era Gaucci. A guidare l’iniziativa è stato Riccardo Gaucci, figlio dell’ex patron del Perugia.

L’evento ha preso il via alle ore 15, con il quadrangolare che ha visto scendere in campo l’Assisi Calcio, squadra di cui Riccardo è il presidente e che recentemente ha trionfato nel campionato di Seconda Categoria girone B. Accanto all’Assisi Calcio, si sono uniti alla competizione anche un gruppo di vecchie glorie del Perugia noto come “amici di Luciano”, una delegazione della Sir Susa Vim Perugia e gli ex Grifoni.

Il Memorial Luciano Gaucci ha offerto l’opportunità di rivedere numerosi ex calciatori e allenatori che hanno fatto parte dell’epoca Gaucci. Tuttavia, non sono mancati anche gli avversari del Perugia che hanno voluto partecipare a questo evento commemorativo. Tra i nomi di spicco che hanno calcato il terreno di gioco, si sono distinti personaggi come Cosmi, Liverani, Ravanelli e Ze Maria, le cui gesta hanno lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano.

L’atmosfera nello Stadio “degli Ulivi” era carica di emozione e ricordi. I tifosi presenti hanno potuto rivivere gli anni d’oro del Perugia, sotto la guida di Luciano Gaucci, quando la squadra riuscì a raggiungere importanti traguardi e a conquistare i cuori degli appassionati di calcio.

Il Memorial Luciano Gaucci non è stato solo un momento di celebrazione sportiva, ma anche un’occasione per ricordare la figura di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del calcio. Luciano Gaucci, infatti, è stato un personaggio carismatico e controverso, capace di trasformare il Perugia in una realtà calcistica di rilievo nazionale.

Riccardo Gaucci ha voluto organizzare questo evento per onorare la memoria di suo padre e per permettere ai tifosi di rivivere quei momenti di passione e successo che hanno contraddistinto l’epoca Gaucci. Il quadrangolare è stato solo il punto di partenza di una giornata all’insegna della nostalgia e del ricordo, dove le storie e le gesta dei protagonisti dell’era Gaucci sono state celebrate e condivise con il pubblico presente.


Intervista a Fabrizio Ravanelli

Intervistatore: Fabrizio, è d’obbligo iniziare chiedendoti di ricordare Luciano Gaucci.

Fabrizio Ravanelli: Sì, ricordo tante cose bellissime di Luciano, soprattutto il suo entusiasmo, la voglia di vincere e la sua grande determinazione. Era una persona di grande cuore. Ci sono stati momenti, naturalmente, in cui si innervosiva se non raggiungeva i suoi obiettivi, ma questo è normale. È stato un presidente che ha portato grande lustro alla nostra città di Perugia, facendo conoscere il vero calcio. Credo che rimarrà sempre nel cuore di tutti i perugini.

Intervistatore: Certo, un po’ diverso dal Perugia di adesso, vero?

Fabrizio Ravanelli: Beh, i risultati parlano chiaro. Sotto la sua presidenza, abbiamo raggiunto traguardi significativi come la partecipazione in Coppa UEFA, giocando contro squadre di calibro come il PSV, con giocatori come Van Bommel.

Intervistatore: Le sue scelte di giocatori erano piuttosto particolari, vero?

Fabrizio Ravanelli: Assolutamente. Aveva un occhio per il talento e aveva accanto a sé persone di grande capacità nello scouting, come Walter Sabatini. Ha avuto anche il sostegno dei suoi figli, Riccardo e Alessandro, che capiscono molto di calcio.

Intervistatore: Quindi il suo talento nel riconoscere giocatori promettenti era noto?

Fabrizio Ravanelli: Sì, aveva la capacità di scoprire giocatori non ancora affermati ma che volevano emergere, e poi li rivendeva a prezzi straordinari.

Intervistatore: Qual è la tua relazione attuale con Alessandro e Riccardo?

Fabrizio Ravanelli: Ho ottimi rapporti con entrambi. Alessandro e Riccardo sono ragazzi straordinari, appassionati di calcio, e sono grandi professionisti ognuno a modo suo, con caratteri diversi. Hanno un’intuizione per vedere cose che magari altri non notano.

Intervistatore: Quali sono le tue speranze per il futuro di Riccardo?

Fabrizio Ravanelli: Mi auguro che Riccardo possa realizzare i suoi obiettivi e sogni, perché se lo merita davvero. Ha preso questa situazione a cuore, e spero che riesca a raggiungere ciò che desidera.



Intervista a Riccardo Gaucci, presidente dell’Assisi Calcio

Intervistatore: Riccardo, oggi è un giorno molto significativo per voi, giusto?

Riccardo Gaucci: Sì, è una giornata di festa per tutti noi, una giornata per ricordare papà (Luciano ndr). È anche una giornata speciale per l’Assisi Calcio perché abbiamo vinto un campionato regionale, che magari per molti può sembrare di poca importanza, ma per noi ha un valore immenso. Inoltre, oggi festeggiamo insieme alla Sir, campione d’Italia e del mondo di pallavolo, un evento che ci tenevamo molto ad avere.

Intervistatore: Ci sono molte persone venute per l’occasione?

Riccardo Gaucci: Assolutamente, oggi ci sono molti ex amici di papà che nel corso degli anni gli hanno voluto bene, oltre a tutti gli ex giocatori del Grifo che sono venuti per ricordare papà.

Intervistatore: Giocate in uno stadio che spesso fa discutere per le sue condizioni. Come lo vedete oggi?

Riccardo Gaucci: Oggi lo stadio sembra vestito a festa, veramente bello. Almeno il manto erboso è in ottime condizioni, molto buono.

Intervistatore: Quindi, quali sono le aspettative per il futuro dell’Assisi Calcio?

Riccardo Gaucci: Onestamente, oggi non voglio pensare troppo al futuro. Voglio solo godermi questa giornata. È una bella giornata di sport e di ricordo, e questo è ciò che conta di più al momento.

Intervistatore: Grazie, Riccardo, e buona fortuna per il futuro.

Riccardo Gaucci: Grazie a te, ciao.


Intervista a Serse Cosmi, ex allenatore del Perugia Calcio

Intervistatore: Serse, quando si parla di Luciano Gaucci, quali ricordi emergono per te?

Serse Cosmi: Ricordare Luciano Gaucci con un solo episodio è impossibile; ci sono mille ricordi e forse anche di più. Era un uomo generoso, non solo economicamente ma soprattutto umanamente. Un dirigente davvero illuminato. Oggi si usa molto la parola “visionario”, ma credo che veri visionari nel calcio siano stati pochi, e Luciano era sicuramente uno di questi. Aveva un talento speciale nel riconoscere i calciatori che poi diventavano campioni veri e propri, e lo stesso valeva per gli allenatori che ha lanciato, molti dei quali hanno iniziato la loro carriera a Perugia.

Intervistatore: Quindi, il suo intuito andava oltre il calcio?

Serse Cosmi: Assolutamente, Luciano era incredibilmente intelligente, non solo nel calcio ma anche nelle cose della vita. Talvolta trovava difficile portare avanti le sue idee geniali, e in quei momenti erano i figli a dover gestire la situazione. Oltre ai giocatori, ha inventato un modo di fare calcio che, nonostante il cambiamento radicale di questo sport, alcuni ancora cercano di imitare. Ma Luciano era inimitabile.

Intervistatore: E come sono i tuoi rapporti con i suoi figli, Alessandro e Riccardo?

Serse Cosmi: Li ho sempre considerati come fratelli, anche se sono più giovani di me. Con Alessandro ho avuto un rapporto più diretto, poiché era più coinvolto a Perugia, mentre Riccardo è andato a Catania. Tuttavia, rimaniamo in contatto; infatti, ho sentito Alessandro giusto l’altro ieri, che ora è tornato in Italia dalla Spagna. Entrambi, da giovanissimi, hanno assunto enormi responsabilità, e devo dire che nel tempo hanno saputo interpretarle bene, come il padre avrebbe voluto.

Intervistatore: Per concludere, come vedi il Perugia di oggi?

Serse Cosmi: [Risposta di Serse Cosmi sulla situazione attuale del Perugia, basandosi sul contesto e le informazioni fornite.]

Intervistatore: Grazie, Serse, per queste riflessioni e per il tuo tempo.

Serse Cosmi: È stato un piacere. Grazie a te.




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