Assemblea Legislativa deserta, scoppia la polemica

“Maggioranza non più in grado di governare la regione”

Assemblea Legislativa deserta, scoppia la polemica della minoranza PERUGIA – Dopo la sospensione della seduta dell’Assemblea legislativa per mancanza del numero legale gli esponenti consiliari dei gruppi Ricci presidente, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Lega nord e Forza Italia hanno convocato una conferenza stampa all’interno dell’Aula di Palazzo Cesaroni per spiegare il motivo dell’abbandono dei lavori. I consiglieri di opposizione hanno criticato la Giunta regionale per le assenze odierne, che avrebbero impedito la discussione di atti di indirizzo e interrogazioni da loro predisposti, limitandone così le prerogative.

Annunciando l’intenzione di non garantire più, con la propria presenza, la permanenza del numero legale nell’Assemblea legislativa, Ricci, Liberati, Squarta, Fiorini, Nevi, Carbonari e Mancini hanno parlato di “mancanza di rispetto verso l’Assemblea”, “mancanza di senso delle istituzioni della maggioranza”, “assenze scandalose”, “maggioranza spaccata” e “limitazione delle prerogative dei consiglieri”.

GLI INTERVENTI.
Claudio RICCI (Rp): “La responsabilità istituzionale delle opposizioni ha fino ad oggi supplito alle assenze della maggioranza. Va recuperato il senso delle istituzioni e garantita la discussione degli atti di indirizzo e di quelli ispettivi, che riguardano aspetti di grande importanza per la comunità regionale”.

Andrea LIBERATI, Maria Grazia CARBONARI (M5S): “Le scandalose assenze da parte degli assessori, unite agli atti che ci vengono bloccati perché ritenuti inammissibili, vanificano il nostro lavoro. Oggi la maggioranza ha fatto una pessima figura anche di fronte agli studenti in visita, che avrebbero potuto benissimo sostituire i consiglieri regionali. Con la imminente sessione di bilancio tutti gli atti non discussi, e giacenti da tempo, verranno accantonati per oltre un mese”. Marco SQUARTA (FdI): “Una sinistra divisa non riesce a garantire neppure il numero legale. Le opposizioni così come l’intera Assemblea non possono rispettare il proprio ruolo o discutere atti ispettivi e di indirizzo che troppo spesso restano comunque inattuati. Quello di oggi è un ulteriore segnale di debolezza della sinistra, dopo quanto avvenuto a Foligno e Terni”. Emanuele

FIORINI (lega nord): “Questo sembra un circo più che un’Assemblea legislativa. La maggioranza si spacca e non riesce a governare, mentre la sanità peggiora, la sicurezza dei cittadini non viene garantita e il Comune di Terni è sotto indagine”. Raffaele NEVI (FI): “La Giunta è divisa, teme le mozioni e cerca in ogni modo di evitarne la discussione. Non accetteremo più modifiche all’ordine del giorno mirate ad evitare certi argomenti. Ormai sono le opposizioni a dover garantire il numero legale in Aula mentre gli assessori non giustificano neppure le proprie assenze”.

Valerio MANCINI (Lega Nord–vicepresidente Assemblea): “Non siederò più sui banchi della presidenza per manifestare il mio dissenso. Non approvo il tentativo di discutere subito le modifiche al regolamento interno senza aspettare l’esito del voto di domenica. La maggioranza dovrebbe pensare di più a governare la Regione e a far funzionare questa istituzione e meno alla campagna elettorale. Non possono essere le opposizioni a garantire il numero legale”.

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