Metrobus Perugia, impossibile bloccare il progetto, ci sarebbero costi e penali per 25 milioni di euro
Un’assemblea molto partecipata si è tenuta a San Sisto, in via Cimarosa, per discutere del futuro della mobilità a Perugia. Il fulcro della discussione era il Metrobus Perugia, un ambizioso progetto da oltre 100 milioni di euro ideato dalla Giunta Romizi per rivoluzionare il sistema di trasporto pubblico con bus elettrici che collegheranno Castel del Piano e Fontivegge.
L’assemblea ha visto una vasta partecipazione di residenti locali e non, rappresentanti dei comitati di via Chiusi e Castel del Piano, e molti altri cittadini perugini interessati al futuro della loro città. La discussione si è concentrata su domande fondamentali come “A che cosa serve davvero?” e “Si può cambiare qualcosa e si può migliorare?”.
La sindaca Vittoria Ferdinandi, insieme all’assessore alla Mobilità Vossi e alla dirigente dell’unità operativa Mobilità Ambrosi, ha risposto a queste domande, sottolineando l’impossibilità di bloccare il progetto senza incorrere in pesanti penali. “Farlo – è stato detto – significherebbe a livello di costi e penali che dovremmo pagare per la rescissione dei contratti. Sborsare 25 milioni di euro che peserebbero su bilancio del Comune”. Tuttavia, ha assicurato che il Comune sta lavorando, nell’ambito dei limiti, in particolare alla tutela del verde.
Nel progetto c’era la problematica di via Chiusi dove dopo assemblee, proteste e una raccolta firme da parte dei cittadini, la parte relativa a quell’area è stata stralciata dal progetto esecutivo dell’opera.
Si potranno apportare modifiche, ma lo spazio di azione è limitato. Il Comune sta lavorando per tutelare il verde, come i mandorli di via Doninzetti o i pini di viale San Sisto. Attenzione anche al tema della discarica di via Penna che si dovrebbe spostare per far spazio alla fermata del Metrobus. Il costo sarebbe da 1 milione di euro, ma il Comune sta lavorando per trovare soluzioni alternative.
Il progetto, che deve essere realizzato entro giugno 2026, prevede una linea di 24 chilometri tra andata e ritorno, pensata per servire zone densamente popolate. Le simulazioni prevedono circa 16.500 passeggeri al giorno, ma all’inizio potrebbero essere sugli 11 mila. Le zone principali di interesse sono quelle dell’ospedale e università di medicina ed il polo industriale di Sant’Andrea delle Fratte, oltre che quartieri come San Sisto.
Tra i punti di forza del progetto ci sarà la frequenza dei mezzi, bus da 18 metri, snodati, che passeranno ogni 10 minuti. Alle fermate saranno presenti dei pannelli a messaggio variabile che indicano i tempi di attesa. Inoltre, al capolinea di Castel del Piano sarà realizzato l’unico nuovo parcheggio di interscambio. Il Comune ha acquistato 13 mezzi, ma saranno 8 quelli che si sposteranno lungo la linea.
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