CasaPound Perugia protesta, dal Comune 150 mila euro per centri d’accoglienza

Siamo stati i primi a contestare questa doppia faccia della giunta Romizi,

CasaPound Perugia protesta Comune 150 mila euro per centri accoglienza

PERUGIA – Blitz dei militanti di CasaPound che hanno esposto presso il cavalcavia di via Cortonese uno striscione eloquente: “con 150 mila euro ai centri di accoglienza il Comune finanzia l’invasione”. “E’ di pochi giorni fa -commenta Antonio Ribecco, responsabile del movimento a Perugia -l’ultima delibera approvata dalla maggioranza di centro destra che destina 150 mila euro in tre anni ai progetti SPRAR , finti profughi gestiti per il solo business dalle solite cooperative a Perugia e provincia, lo stesso comune che poi dice agli italiani che i soldi per loro non ci sono.
Infatti non solo il comune pochi mesi fa ha aderito per il prossimo triennio a questi progetti di accoglienza di finti profughi ma ora -continua Ribecco – non regge piu’ la favoletta che i soldi sono del governo e della comunità europea, il comune non ci spende e non ci guadagna come dicevano quei membri della maggioranza che nei social e nelle piazze scandiscono slogan quali prima gli italiani e stop invasione poi all’atto pratico nella giunta dove sono in maggioranza si siedono al tavolo delle cooperative.
Siamo stati i primi a contestare questa doppia faccia della giunta Romizi, chiedendo le dimissioni dell’assessore Cicchi che ben incarna questo concetto,al servizio delle cooperative come dimostrato dal precedente incarico e dallo scandalo della famosa lettera di raccomandazione al prefetto, la stessa che diceva che il comune non può opporsi all’arrivo dei falsi profughi, invece può non rifirmando il protocollo SPRAR, la stessa che diceva che l’ostello poteva essere un centro di accoglienza, invece poi è stata smentita dalla commissione comunale, la stessa che diceva che i soldi dell’accoglienza erano fondi europei e il comune non ci metteva un euro, invece sono fondi ministeriali e il comune cofinanzia con 150 mila euro in tre anni mettendoci ogni anno il 5% della cifra totale. Chiediamo – conclude Ribecco – le immediate dimissioni di chi non e’ al servizio dei cittadini, ma solo del business dell’accoglienza come l’assessore Cicchi e vorremmo sapere il parere dei suoi colleghi finti sovranisti sulla vicenda”.

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