Accordo storico per l’assistenza integrata in Umbria
Accordo storico – Un passo significativo verso una presa in carico più completa e personalizzata dei cittadini non autosufficienti è stato compiuto in Umbria. Il Distretto del Perugino dell’Usl Umbria 1 e i Comuni della Zona sociale 2 (Perugia, Corciano e Torgiano) hanno sottoscritto un accordo di programma che mira a integrare i servizi sanitari e sociali, offrendo percorsi assistenziali più efficaci e rispondenti ai bisogni individuali.
L’intesa, resa pubblica lunedì 20 gennaio, prevede la creazione di un sistema locale di interventi e servizi sociosanitari in grado di soddisfare le esigenze di salute delle persone non autosufficienti, attraverso una presa in carico integrata e coordinata. Un ruolo centrale sarà svolto dai Punti Unici di Accesso (PUA), che fungeranno da porte d’ingresso uniche per accedere a tutti i servizi offerti.
“Questo accordo rappresenta un punto di svolta nel nostro modo di assistere le persone non autosufficienti”, ha dichiarato Barbara Blasi, direttore del Distretto del Perugino. “Stiamo lavorando per costruire un sistema più umano e centrato sulle esigenze del singolo, dove la co-programmazione con i cittadini, il terzo settore e le istituzioni locali è fondamentale”.
Il direttore generale dell’Usl Umbria 1, Nicola Nardella, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato tra sanità e sociale: “La non autosufficienza è una condizione complessa che richiede una risposta coordinata e multidisciplinare. Il PUA sarà uno strumento fondamentale per garantire l’accesso a tutti i servizi necessari e per semplificare il percorso assistenziale per i cittadini”.
L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Perugia, Costanza Spera, ha evidenziato come l’accordo sia in linea con le nuove direttrici della politica sociale e sanitaria, che puntano sempre più sulla personalizzazione degli interventi e sulla costruzione di percorsi di vita individualizzati. “Vogliamo superare le risposte standardizzate e offrire ai nostri cittadini un’assistenza di qualità, che tenga conto delle loro specificità e dei loro bisogni”.
L’accordo di programma prevede una serie di azioni concrete, tra cui:
- Istituzione dei PUA: saranno creati dei punti unici di accesso per facilitare l’orientamento e l’accesso ai servizi sociosanitari.
- Potenziamento dell’assistenza domiciliare: saranno ampliati i servizi di assistenza domiciliare per consentire alle persone non autosufficienti di rimanere il più a lungo possibile nel proprio ambiente familiare.
- Sviluppo di progetti di vita indipendente: saranno promossi progetti per favorire l’autonomia delle persone con disabilità e la loro inclusione sociale.
- Collaborazione con il terzo settore: sarà rafforzata la collaborazione con le associazioni e le organizzazioni del terzo settore per offrire servizi complementari e personalizzati.
L’accordo rappresenta un passo importante verso la realizzazione di un sistema sociosanitario più efficiente ed equo, in grado di rispondere alle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e dalla crescente complessità dei bisogni assistenziali.
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