Aggredisce due poliziotti e si spoglia nudo in piazza a Città di Castello

Aggredisce due poliziotti e si spoglia nudo in piazza a Città di Castello «I fatti avvenuti ieri in pieno giorno in piazza Matteotti a Città di Castello sono davvero gravi, un’aggressione inqualificabile e vergognosa di un tunisino  ai danni di due agenti della Polizia di Stato, per i quali esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza. Sono episodi che non posso e non devono accadere, la pazienza è finita verso chi si sente tutelato e protetto dal “buonismo” delle nostre amministrazioni, è il tempo della “tolleranza zero” verso personaggi di questo genere. Si proceda quanto prima al rimpatrio, assicurandosi il carcere nelle galere tunisine», a scrivere queste righe è Enea Paladino. Ci arrivano in mail e nel frattempo è arrivato il video della vergognosa aggressione subita, attorno alle 20 e durata diversi minuti, da due agenti della Polizia di Stato che stavano effettuando controlli.

Si tratterebbe, ma ancora è tutto da verificare, di A. C., tunisino già conosciuto dalla forze dell’ordine e sposato con una tifernate N.G. Un soggetto pericolosissimo, tantissimi precedenti penali, violento, uso ad utilizzare coltelli. Diverso tempo fa il Commissariato tifernate aveva chiesto l’espulsione per pericolosità sociale, ieri sera ha aggredito, senza motivo, la pattuglia che voleva solo effettuare il controllo, come è nel suo potere.

Lui prende a pugni uno degli agenti (sembra abbia in mano anche una bottiglia), il poliziotto tenta una sortita con una mosssa di judo (Tai Otoshi), ma il magrebino è alto grosso forte e in terra ci finisce il poliziotto. Non domo l’agente lo rovescia e lo inchioda a terra.

Tutto questo, badate bene, nel più assoluto immobilismo della città, di chi passava e di chi, terrorizzato, usciva per vedere cosa stava accadendo dai vicini negozi, ma nessuno ha dato una mano agli agenti.

All’inzio i poliziotti cercano di trattenere l’uomo, ma la sua compagna crea difficoltà e uno degli agenti è costretto a seguirla. Tutto questo mentre il magrebino sferra pugni al suo collega. Davvero con grosso coraggio, il poliziotto tenta la sortita con le arti marziali. Crollano entrambi a terra con l’africano sopra di lui. Il poliziotto che era con la donna cerca di dare manforte al suo collega, ma le scappa e lui le va dietro. Attimi di vero panico.

Quanto torna sui suoi passi l’altro agente aveva già ribaltato la situazione a suo favore mettendo sotto l’assalitore. Tutto questo, si badi bene, cercando di adottare tutte le cautele necessarie – previste dalla legge – affinché l’arresto (a questo punto ci vuole) avvenisse limitando i danni fisici al nord africano. Il magrebino, seppure tenuto sotto dal tutore dell’ordine, lo minaccia: “Ti ammazzo” e chiede di alzarsi..urla e non si capisce bene se son solo le sue o di qualcun altro. La donna intanto si avvicina. Gli agenti sono concentrati sull’uomo, che ad un vcerto punto sembra calmarsi.

A questo punto, però, la polizia si accorge che la compagna aveva cominciato a filmare la scena. Lui si alza e ricomincia ad inveire e a strattorarsi dalla presa dei poliziotti.

Ad un certo punto lui si spoglia e resta nudo e attacca tirando un paio di pugni al primo agente che gli stava vicino. E’ fortissimo, non si tiene! Qualcuno che sta vicino a chi ha registrato dice: “Chiamate i carabinieri”. Si calma un attimo e poi spinge in terra un agente. Sembra indemoniato e i poliziotti, si capisce perfettamente, che cercano di immobilizzarlo, di renderlo inoffensivo e di limitare i danni, per loro, e per lui.

Sempre nudo, lui, e lei sempre a registrare video con il telefonino.

Finalmente, dopo 8 minuti di tensioni, urla, botte e denudazioni, arriva un’altra pattuglia della Polizia. Dall’auto scendono altri due agenti. Uno è già armato di manganello. Afferrano lo scalmanato violento e quando lui capisce che lo vogliono caricare in auto ricomincia a dimenarsi. Alla fine si convince e si fa caricare nella Seat della Polizia di Stato.

Badate, tutto questo, in pieno giorno e con una 30ina di persone che erano in Piazza Matteotti.


1 Commento

  1. Nella solita Sinistra dello sfascio e del delirio c’é chi propone di disarmare i poliziotti, chi vuole una telecamera addosso ad ognuno di loro, e chi vorrebbe nome e cognome in bella vista sulla loro divisa. Nell’eventuale contenzioso davanti al giudice (di Sinistra) la parola del criminale vale quanto quella del poliziotto. QUESTA VERGOGNA RETAGGIO DI 7 ANNI DI SINISTRI DEVE FINIRE! Non se ne può più.

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