Amministratrice infedele ternana, sequestrati beni per oltre 200mila euro

Nuovi guai per la professionista finita nell'occhio del ciclone qualche anno fa

TERNI Nuovi problemi per l’amministratrice di condomini ternana infedele. L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza è coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica Alberto Liguori ha appurato che spesso le quote condominiali riscosse venivano utilizzate per scopi ben diversi da quelli previsti. Soltanto sporadicamente provvedeva al pagamento di alcune bollette, allo scopo di evitare il distacco delle utenze, situazione che avrebbe svelato ai condomini il comportamento scorretto dell’amministratrice.

Nei confronti della professionista sono stati ipotizzati i reati di appropriazione indebita e falsità in scrittura privata. Dagli accertamenti è emerso che la donna aveva mutato il regime patrimoniale della propria famiglia da comunione a separazione dei beni e successivamente avesse fittiziamente trasferito la propria residenza in un luogo diverso da quello del marito e si fosse spogliata delle proprie proprietà immobiliari e di un autovettura ceduta al proprio coniuge, rimanendo, almeno sulla carta, nullatenente.

Nel corso della conferenza stampa è stato comunicato il sequestro preventivo di beni finalizzato alla confisca “per equivalente” per un importo di oltre 184.000 euro, al fine di poter far fronte alla pretesa erariale. Pertanto, all’amministratrice infedele, responsabile del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte sono state sequestrate quote di fondi comuni di investimento e un immobile di pregio di Terni, intestato fittiziamente al coniuge, fino all’ammontare della misura ablatoria richiesta.

 

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