Arresti Umbria, l’intervento in diretta della presidente Catiuscia Marini


Arresti Umbria, l’intervento in diretta della presidente Catiuscia Marini

La presidente umbra Catiuscia Marini ha rivendicato la sua «assoluta estraneità» rispetto alla sua posizione di indagata nell’inchiesta sui concorsi all’ospedale di Perugia. E’ quanto dichiarato la stessa presidente in una conferenza stampa.

«Ho appreso – ha detto – grazie al puntuale lavoro degli inquirenti, una situazione sconcertante che, se sarà confermata, risulta molto grave per la nostra regione. Lo scenario che si evince da questa indagine, oltre ovviamente a generare sconcerto e rabbia tra i cittadini e nell’opinione pubblica, rafforza un interesse mio non tanto nella mia persona, come cittadino, ma nella mia qualità di presidente della regione».

«Il ruolo istituzionale che io rivesto – ha spiegato – mi impone, intanto in queste ore, in questi giorni, anche di assumere delle scelte dirette che siano volte ad assicurare al sistema dell’amministrazione regionale, e in modo particolare quello sanitario alcuni provvedimenti, perché è necessario che il lavoro anche fin qui svolto da tanti amministratori, ma anche da tantissimi dipendenti pubblici, non può andare disperso».

Riferendosi al lavoro svolto fino ad ora ha detto: «Questo lavoro deve essere messo al sicuro per il bene dei cittadini umbri e quindi il primo messaggio lo do ai cittadini della mia comunità. Devono sapere che ogni azione sarà improntata come lo è stato in questi anni al massimo rispetto delle finalità pubbliche e anche alla mia piena autonomia che ho sempre dimostrato nella funzione di governo e, soprattutto, nelle funzioni di indirizzo e di governo del Sistema Sanitario con l’obiettivo di raggiungere anche la salvaguardia degli obiettivi proposti».

«In questa fase – ha spiegato – sono interessata ad una ricerca della verità perché come presidente di questa regione ho piena fiducia delle autorità inquirenti che stanno guidando queste indagini e di cui conosco rigore professionale, accuratezza e salvaguardia di tutte le garanzie».

La presidente Marini ha voluto ribadire «un punto che credo sia importante, non solo di una disponibilità incondizionata, mettere a disposizione ogni elemento in mio possesso già ora, ma anche quelli che potrebbero essere nella mia disponibilità e che quindi nelle prossime settimane cercheremo anche di far emergere da un lavoro di squadra che possa essere utile alla definizione di qualsivoglia profilo della questione. Su questo ho degli obblighi istituzionali, mi sento di dire anche dei doveri morali, che mi impongono di esercitare un ruolo non solo attivo ma pro attivo su questa vicenda. Gli Umbri che mi conoscono sanno che ho anche carattere e formazione che va in questa direzione»

«Oggi mi sento di dire che voglio solo ricercare la verità e quindi non posso che vedermi una interlocutrice prima ancora, che come soggetto a disposizione delle autorità inquirente. Nel mio ruolo istituzionale ho il dovere anche di difendere l’operato di tutto il personale del servizio sanitario, che consente a questa regione di disporre di un servizio sanitario all’avanguardia e di ottimi anche i risultati».

Riferendosi ai cittadini umbri ha detto che si aspettano delle risposte e quindi «ho il dovere oltre quello che è l’azione autonoma della magistratura, per quanto è di mia competenza, affinché ottengano anche attraverso un impegno attivo dell’istituzione regionale alcune verifiche e lacune del sistema dei controlli interni che hanno caratterizzato le strutture aziendali. Credo, che oltre i cittadini di questa regione, sia interessata alla ricerca della verità e della trasparenza anche la comunità politica alla quale appartengo che quella del Partito Democratico».

«Nella seduta della giunta di lunedì prossimo – ha detto la presidente – provvederemo ad attivare le procedure per la nomina di un nuovo commissario per l’azienda ospedaliera di Perugia che per noi in questa regione è la principale azienda ospedaliera della Regione».

E per finire ha detto: «Rispetto a tutta questa vicenda, oltre ad aver ribadito, come ho detto all’inizio la mia estraneità, tutelerò anche l’integrità morale della mia persona e della mia figura di Presidente della Regione. Se confermato, abbiamo il dovere di difendere e ho il dovere di difendere non solo Catiuscia Marini, ma la regione che rappresento».


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