Bastia Umbra ha celebrato la Giornata della Memoria con Teste Tonde Teste a Punta, il video
BASTIA UMBRA – Sensibilizzare le coscienze umane verso uno dei drammi più tragici che ha segnato la storia dell’Umanità. E’ questo lo scopo dell’evento teatrale “Teste Tonde Teste a Punta, una riflessione sulla razza” che si è svolto ieri e oggi al Teatro Cinema Esperia di Bastia in occasione della Commemorazione della Giornata della Memoria.
L’evento è stato organizzato dal Comune di Bastia Umbra, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro di Sacco e grazie contributo della Regione dell’Umbria, che ne ha riconosciuto l’alto valore simbolico volto al mantenimento della memoria collettiva.
Lo spettacolo, diretto da Roberto Biselli, direttore del Teatro di Sacco, è ispirato ad uno dei lavori meno conosciuti di Bertolt Brecht, “Teste tonde e teste a punta”, scritto tra il 1931 e il 1934, durante l’ascesa al potere di Adolf Hitler.
Nel paese inventato da Brecht la guerra si decide a tavolino, la giustizia sposta la bilancia sempre e soltanto a favore del più potente e astuto, creando continui nemici per giustificarne la“violenza”. Ogni avvenimento, ogni male, ogni “crisi” vengono collegati e spiegati in base alla forma della testa. I “testa a punta” sono i responsabili di tutte le iniquità e chi non possiede la testa “giusta” viene discriminato con la paura e il terrore.
I protagonisti dell’evento-spettacolo sono gli allievi dei due laboratori teatrali condotti da Roberto Biselli, ovvero il Laboratorio Teatrale dell’Università Libera di Bastia Umbra, cui si è unito, con prove e allestimento comuni, il Laboratorio Unitre – Università delle Tre Età – di Perugia. All’interno dello spettacolo anche un emozionante intervento musicale dal vivo curato dal Conservatorio di Musica di Perugia “Francesco Morlacchi” diretto dal Maestro Piero Caraba.
«In questi giorni abbiamo imparato a conoscere la figura di Liliana Segre, recentemente insignita dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, della carica onorifica di Senatore a Vita. Lo ha detto l’assessore all’istruzione, Claudia Lucia, agli studenti delle scuole. Una donna, ora nonna, che dopo molti decenni di silenzio, da oltre trent’anni gira l’Italia per incontrare giovani e ragazzi e trasmettere la Memoria attraverso la sua vicenda personale. Nel 1938 bambina fu colpita dalle leggi razziali e venne esclusa dalla scuola perché ebrea; tentò assieme alla famiglia la fuga verso la Svizzera; venne catturata ed infine inviata a Auschwitz, dove conobbe l’orrore.
Mi ha colpito – ha aggunto – una sua breve intervista televisiva, in cui ha utilizzato più volte la parola “trasmettere“: “trasmettere la memoria”, “trasmettere la speranza”, “senza mai trasmettere odio e vendetta”. Ecco che l’uso di questo verbo mi è parso davvero significativo ed evocativo di un senso di passaggio di energia attraverso meccanismi ed ingranaggi. Così Vi invito ad essere partecipi della Memoria come ingranaggi affinché l’energia e la forza delle testimonianze possa passare attraverso di voi, nuovi testimoni della Memoria, cui vi raccomando una netta impronta di speranza.
Liliana Segre in quell’intervista ha detto anche che “l’indifferenza è stata più forte della violenza”. Ecco il vero senso della Giornata della Memoria. Lascio, quindi a voi questa frase come un mandato affinché possiate riconoscere nell’indifferenza un vero pericolo per il riaffiorare di sentimenti di odio verso il diverso, l’altro, l’estraneo, il nuovo».
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