Finanza di Pescara ha sequestrato beni cooperativa del settore della sanità

Finanza di Pescara ha sequestrato beni cooperativa del settore della sanità

La Guardia di Finanza di Pescara ha effettuato  un’operazione di rilievo, sequestrando una cooperativa che operava  nel settore dei trasporti sanitari e dei servizi di soccorso in ambulanza. Il decreto di sequestro, richiesto dalla Procura del capoluogo abruzzese, ha portato alla confisca di beni per oltre 10 milioni di euro, coinvolgendo undici unità locali sparse in diverse regioni italiane, tra cui l’Umbria.

Le indagini hanno scoperto gravi irregolarità in diverse gare d’appalto per i servizi di trasporto in ambulanza nelle regioni di Abruzzo, Lombardia, Marche, Umbria, per l’appunto, Campania, Lazio e Sicilia.

La cooperativa avrebbe manipolato le gare attraverso ribassi di prezzi fraudolenti ed anomali, sfruttando lavoratori con condizioni di lavoro precarie e violando i contratti stipulati con le stazioni appaltanti. E’ stato scoperto che la cooperativa forniva il servizio di soccorso con un numero di ambulanze inferiore a quanto previsto contrattualmente e con mezzi non sanificati nemmeno durante la pandemia. Le sedi adibite al servizio, inoltre, non erano adeguate, mettendo a rischio la qualità e la sicurezza dell’assistenza fornita.

Per partecipare alle gare, la cooperativa avrebbe utilizzato un prestanome per nascondere l’effettiva gestione aziendale di uno degli indagati, già condannato per turbativa d’asta. Inoltre, gli inquisiti si sarebbero organizzati in un’associazione a delinquere, accordandosi preventivamente su piazze da spartirsi e ruoli da ricoprire.

Nonostante il sequestro dei beni e delle disponibilità finanziarie, l’attività della cooperativa non sarà interrotta. Il GIP del Tribunale di Pescara ha incaricato un amministratore giudiziario per la gestione e la continuazione del servizio, al fine di evitare ingiusti licenziamenti.

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