Giuseppe Conte in bilico, M5s, macchina del fango in azione

Giuseppe Conte in bilico, M5s, macchina del fango in azione Nel curriculum del premier indicato da Lega e M5S si legge di «perfezionalmento» all’università americana e all International Kultur Institut di Vienna. Che però è solo una scuola di lingue Alla fine, dopo una giornata sull’ ottovolante, in cui sembrava che dovessero arrivare colpi di scena che avrebbero smontato lo schema di Governo a cui Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno lavorato per oltre un mese, il nome del giurista Giuseppe Conte resta quello del candidato alla presidenza del Consiglio del futuro esecutivo giallo-verde. Lo confermano sia M5s sia la Lega. Si tratta peraltro di un nome gia’ consegnato nelle mani del capo dello Stato Sergio Mattarella.

Anche se, riferiscono fonti parlamentari, i pentastellati oggi sarebbero tornati alla ‘ carica’ sul nome del loro capo politico. Ipotesi che pero’ non viene affatto confermata. Del resto, in casa 5 stelle si e’ consapevoli e che non ci sarebbero, comunque, piu’ i margini per ritornare sulla prima vera scelta del Movimento che in campagna elettorale ha lanciato Luigi Di Maio candidato alla premiership. E per evitare che l’ intera partita venga rimessa in discussione, sul tavolo resta l’ unico nome di Conte. Tuttavia, tensioni si registrano fra M5s e Lega, anche se ufficialmente smentite, tanto che Salvini torna a evocare le urne se non si decide.

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Certo, la macchina del fango “ingiusta” che si e’ messa in moto contro il giurista impensierisce perche’ anche se non arriva come un fulmine a ciel sereno, certo potrebbe rischiare di indebolire la posizione di M5s nei confronti dei ‘ partner’ di governo, viene osservato, visto che e’ considerato un candidato del Movimento. E non passano inosservate le parole di Matteo Salvini che pur confermando il nome di Conte tiene a sottolineare: “Abbiamo accolto l’ indicazione degli amici dei 5 stelle e su questo continuiamo a lavorare”.

Ma i 5 Stelle fanno quadrato e respingono con nettezza ogni critica: attaccano perche’ di un governo del cambiamento. “Intanto, negli incontri che proseguono – oggi Di Maio e Salvini si sono visti di nuovo, ma non c’ era al tavolo Giuseppe Conte, come ha precisato lo stesso capo politico di M5s – si discute della squadra e fra i tanti temi anche quello di come blindare il ruolo del presidente del Consiglio per evitare che possa apparire debole o non autonomo. Salvini e Di Maio, oggi non si esclude, se nella squadra di Governo, in cui vogliono metter la faccia di prima persona, potrebbero diventare comunque vicepremier. Uno dei nodi, ma non il solo, resterebbe il Ministero dell’ Economia

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