Inaugurata la Prima Casa della Comunità a Perugia
Inaugurata – Un traguardo significativo per la sanità umbra è stato segnato il 31 gennaio con l’inaugurazione della prima Casa della Comunità di Perugia, situata a Ponte San Giovanni. Questa struttura, realizzata al primo piano del Centro Commerciale Apogeo, rappresenta un modello innovativo di presa in carico dei pazienti, con particolare attenzione alle persone affette da patologie croniche.
La Casa della Comunità di Ponte San Giovanni è il risultato di una ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi che già ospitavano il Centro di Salute e il Poliambulatorio, in linea con le direttive del DM 77/2022. L’obiettivo principale è potenziare e migliorare la qualità dei servizi offerti sul territorio, creando un punto di riferimento per la promozione della salute, la prevenzione e la cura delle persone.
Un elemento distintivo di questa struttura è l’attivazione del PUA (Punto Unico di Accesso), un luogo di accoglienza e orientamento per i cittadini. Il PUA offre una prima valutazione dei bisogni sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, grazie alla collaborazione di figure professionali con competenze specifiche: infermieri, assistenti sociali dell’USL Umbria 1 e del Comune di Perugia, e personale amministrativo. Questa sinergia permette di offrire una risposta integrata e personalizzata alle esigenze di ogni individuo.
All’interno della Casa della Comunità sono stati ricavati ambulatori diagnostici clinico-strumentali per diverse branche specialistiche, spazi per attività infermieristiche, consultoriali e riabilitative, e aree dedicate alle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) e alle UCA (Unità di Continuità Assistenziale). Una sala riunioni polifunzionale è a disposizione delle associazioni del terzo settore, promuovendo la collaborazione e la partecipazione della comunità.
I lavori di ristrutturazione, suddivisi in più fasi, si sono conclusi lo scorso dicembre con un investimento complessivo di circa 100mila euro, finanziato con fondi del PNRR. L’inaugurazione ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, il direttore generale dell’USL Umbria 1, Nicola Nardella, la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e molti altri rappresentanti istituzionali e della comunità locale.
Nicola Nardella ha sottolineato l’importanza di questo momento, evidenziando come la Casa della Comunità rappresenti un patrimonio per la comunità. Ha spiegato che, oltre ai servizi specialistici, la struttura offre il PUA, uno sportello unico di accesso che integra l’aspetto sociale e sanitario, frutto di una collaborazione con i Comuni della Zona Sociale 2.
La sindaca Ferdinandi ha espresso soddisfazione per questo traguardo, riconoscendo l’importanza di investire nella salute e di rafforzare le strutture socio-sanitarie territoriali. Ha sottolineato il contributo del Comune nella realizzazione del PUA, un modello organizzativo che tiene conto della complessità della domanda di salute.
L’assessora Spera ha ricordato l’impegno del Comune nel promuovere l’integrazione dei servizi socio-sanitari, soprattutto nel settore della non autosufficienza. Ha presentato il PUA come uno strumento per la valutazione e la presa in carico multidisciplinare, con l’obiettivo di offrire soluzioni personalizzate ai bisogni di ogni persona.
La direttrice Blasi ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della Casa della Comunità, evidenziando come questa struttura offra servizi multi-professionali e promuova la collaborazione tra medici, specialisti e associazioni del territorio.
La presidente Proietti ha concluso l’evento, esprimendo la sua soddisfazione per l’inaugurazione della prima Casa della Comunità. Ha sottolineato l’importanza di avvicinare i servizi socio-sanitari alle persone, con particolare attenzione a chi vive nelle zone montuose e alle persone anziane e disabili. Ha ribadito l’impegno della Regione nel garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini.
La Casa della Comunità di Ponte San Giovanni rappresenta un modello innovativo e promettente per la sanità umbra, un luogo dove la cura della persona è al centro di un approccio integrato e multidisciplinare.
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