Iodifendolaperugina, massiccia adesione a sciopero video blocco stradale

Il presidio e lo sciopero sono riusciti perfettamente

Iodifendolaperugina, massiccia adesione a sciopero video blocco stradale

La Perugina non si tocca, lavoro, lavoro, lavoro” un unico grido un unico cuore, questa mattina davanti alla fabbrica della Nestlé Perugina di San Sisto. Adesione massiccia, anche politici, amministratori e parlamentari a dar manforte alle maestranze nella vertenza per la difesa dei posti di lavoro.

Il tutto mentre al Mise si stava tenendo un incontro tra la Nestlè, il ministero e le delegazioni di Rsu e sindacati.

Il presidio e lo sciopero sono riusciti perfettamente, fanno sapere i sindacati. Tutto questo per manifestare contro gli esuberi dichiarati dalla multinazionale con la richiesta “che si arrivi – è stato detto – ad un processo di revisione del piano industriale e a un forte intervento del governo”.

Intorno alle ore 10 si è svolta anche una “azione simbolica” con l’ occupazione della strada da parte di lavoratori e conseguente blocco del traffico per cinque minuti. “Un gesto simbolico per fare vedere che non scherziamo”, dicono i lavoratori, che alle 5 di mattina hanno iniziato il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento.

Tra loro c’ e’ scarso ottimismo sugli sviluppi delle trattative al Mise, dove le Rsu e i sindacati – regionali e nazionali – chiederanno di nuovo alla multinazionale il rispetto del piano di investimenti di 60 milioni e il ritiro dei 360 esuberi. Il prossimo passo, gia’ deciso, e’ un’ assemblea in fabbrica domani. L’ obiettivo e’ quello di organizzare una grande manifestazione regionale a tutela del lavoro.

È stata rimarcata in questa mobilitazione “la centralità della Perugina per tutto il territorio”. Lo ha ricordato al microfono anche don Claudio, parroco di San Sisto, e per 24 anni prete della Perugina: “E’ un simbolo, se perdiamo qua perdiamo ovunque”, ha detto.

“Dovete essere uniti – ha poi aggiunto rivolgendosi ai lavoratori. La fabbrica è cambiata molto, una volta c’ erano i padroni: molto meglio di oggi che invece è come parlare al vento”.

Il piano industriale va cancellato completamente e diciamo no a 364 licenziamenti per la Perugina e per il gruppo Nestlè” ha affermato il segretario generale della Cgil di Perugia, Filippo Ciavaglia. “Bisogna ragionare insieme – ha aggiunto – e senza una spada di Damocle sulla testa come questa”.

Ciavaglia, ringraziando per la solidarietà di politica e istituzioni ha però affermato: “Non bastano presenza e dichiarazioni, serve concretezza”. Anche per il segretario della Uil Claudio Bendini “bisogna scendere in campo in maniera unita, forte e inequivocabile”.

È stata dunque ribadita la necessità di una mobilitazione in tutto il territorio regionale. L’ appuntamento ora è per l’ assemblea di fabbrica in programma domani dove sono state convocate le assemblee generali alla presenza delle segreterie nazionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. La protesta, intanto, continua a correre anche sui social grazie all’ hashtag #IoDifendoLaPerugina lanciato dai lavoratori della Perugina.

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