La rassegna stampa, prime di copertina in tv 20 03 ’23
Credit Suisse: Ft, Ubs rialza offerta a 2 mld dollari
Il colosso bancario svizzero Ubs ha rialzato la sua offerta a 2 miliardi di dollari per l’acquisto di Credit Suisse. A riferirlo è il ‘Financial Times’ che cita fonti vicine al dossier. Inizialmente Ubs avrebbe offerto 1 mld di dollari. “L’accordo tra le due maggiori banche svizzere – scrive il quotidiano finanziario britannico – dovrebbe essere firmato questa sera”.
Ubs, secondo questa offerta, “pagherà più di 0,50 franchi svizzeri per azione, in aumento rispetto all’offerta di 0,25 franchi di oggi, ma molto al di sotto del prezzo di chiusura di venerdì di 1,86 franchi del Credit Suisse”.
La Banca nazionale svizzera (Bns) ha accettato di offrire una linea di liquidità da 100 miliardi di dollari a Credit Suisse come parte dell’accordo.
Ci sono stati contatti limitati tra Ubs e Credit Suisse e i termini dell’accordo, scrive l’Ft, sarebbero stati fortemente influenzati dalla Banca nazionale svizzera e dall’autorità di regolamentazione Finma. La Federal Reserve americana ha dato il suo assenso all’avanzamento dell’accordo, hanno spiegato fonti al quotidiano finanziario britannico.
Il governo, rileva Ft, “sta preparando misure di emergenza per accelerare l’acquisizione e prevede di introdurre una legislazione che aggirerà il normale periodo di consultazione di sei settimane richiesto per gli azionisti di Ubs in modo che l’accordo possa essere concluso immediatamente”. Il quadro dell’accordo “è stato progettato dalle autorità di regolamentazione svizzere per fornire la massima stabilità al sistema bancario del paese. Le autorità svizzere hanno già ottenuto la pre-approvazione da parte delle autorità di regolamentazione competenti negli Stati Uniti e in Europa, che dovrebbero rilasciare oggi dichiarazioni coordinate”.
Ubs ridurrà drasticamente la banca d’investimento del Credit Suisse, in modo che l’entità combinata costituirà non più di un terzo del gruppo risultante dalla fusione, hanno affermato fonti vicine al dossier. I negoziatori hanno dato a Credit Suisse il nome in codice Cedar e Ubs è indicato come Ulmus. L’accordo con Ubs arriva pochi mesi dopo che la Saudi National Bank e la Qatar Investment Authority hanno iniettato quasi 3 miliardi di franchi nel Credit Suisse nell’ambito di un aumento di capitale di 4 miliardi di franchi. Sono i due maggiori azionisti della banca e detengono congiuntamente il 17% delle azioni.
(Eca/Adnkronos)
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