La Valentiniana, innamorati della bicicletta e dell’Umbria TERNI – Torna La Valentiniana, la corsa cicloturistica non competitiva giunta alla sua terza edizione che si svolgerà domenica 23 aprile. Tante le novità della manifestazione 2017 che quest’anno arricchisce la sua formula. Accanto alle biciclette d’epoca sono previsti percorsi anche per le biciclette gravel.
“La passione per la bicicletta – ha affermato Gino Iaculli, presidente de La Valentiniana – che sia essa antica o mederna e la riscoperta del territorio dal punto di vista turistico, enogastronomico e di valorizzazione delle bellezze naturalistiche, rappresentano gli elementi chiave dell’evento”.
In virtù della new entry i percorsi saranno quattro: due per le biciclette d’epoca e due per le gravel. Il percorso più lungo per quelle d’epoca è di 83 chilometri che parte da Piediluco, si addentra nel territorio del Reatino, per poi andare a Marmore, quindi a Terni alla Basilica di San Valentino, per poi proseguire verso la Cascata delle Marmore, Arreno e il rientro a Piediluco. Il percorso più corto invece è di 47 chilometri. Per le biciclette gravel i percorsi misurano 97 e 59 chilometri e si sovrappongono per buona parte a quelli storici con cui condividono alcuni tratti sterrati.
La corsa quest’anno è dedicata a Gino Bartali, indimenticato campione di ciclismo. Sabato, Giancarlo Brocci, “padre” dell’Eroica, presenterà alle 17.30 al Caffè Letterario della BCT il suo libro “Bartali – il mito oscurato”. Ale 18,30 sempre al Caffè letterario la compagnia “Al Ladro” metterà in scena “Bartali – l’ultimo degli Eroici”. Sempre tra le iniziative collaterali di sabato, sarà allestita in BCT anche la mostra di due ciclisti-pittori LUciano Rizzo e lo spagnolo Miguel Soros Garcia. Dalle 10.30 invece Ferruccio Ciferni organizza il Tweed Ride Terni per le vie del centro con partenza da Piazza della Repubblica.
Il via alla corsa, in programma domenica mattina a Piediluco, sarà dato da Lisa Bartali, nipote di Gino, che per l’occasione userà la stessa bandiera con cui Ginettaccio dava il via alle corse, dopo aver appeso la bici al chiodo.
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