Landini a Perugia, manca idea sistema per investimenti

Importante per il segretario Cgil indirizzare meglio gli investimenti

Landini a Perugia, manca idea sistema per investimenti

PERUGIA – “Ricostruire un sistema, che io oggi non vedo in questo Paese e che dovrebbe mettere assieme lo Stato con le Regioni, il mondo dell’industria con quello dell’Università , coinvolgendo i lavoratori. Per investire sulla qualità del lavoro e sull’innovazione”. Questo l’intervento di Maurizio Landini, segretario confederale della Cgil, che ha parlato al convegno organizzato dalla Cgil di Perugia sullo sviluppo economico-sociale in Umbria.

Landini, a partire dalle numerose vertenze locali, soprattutto nel settore agroalimentare, da Nestlè-Perugina a Colussi, ha analizzato le problematiche del mondo del lavoro italiano. “Si tratta di un limite anche politico – ha detto – perché si e’ preferito e si preferisce dare investimenti e decontribuzioni a pioggia per aumentare le assunzioni, che hanno favorito i contratti a termine e il lavoro precario, anziché vincolarli al mantenimento delle produzioni e al rafforzamento del lavoro. Serve una determinata visione, un progetto d’insieme”.

Altro tema, secondo Landini, è poi quello di favorire la crescita delle piccole imprese, che costituiscono la maggioranza delle aziende non solo in Umbria, ma in tutta Italia. “Se ragioniamo di industria 4.0 – ha sottolineato Landini – notiamo che c’è stata una ripresa degli investimenti, soprattutto nel settore delle macchine utensili. Ma l’85% dei finanziamenti per chi ha investito in tecnologia sono andati nel centro nord e alle imprese che andavano già bene. Una cosa del genere non apre la strada al rilancio degli investimenti.

Importante per il segretario Cgil indirizzare meglio gli investimenti. Una piccola impresa, per stare al passo con i tempi, non ha solo bisogno di comprare una grande macchina, ma ha anche quello di affermarsi sul piano informatico-digitale, di fare formazione ai suoi dipendenti”.

“Se una volta andava di moda lo slogan ‘piccolo è bello’ oggi, nel mondo globale, piccolo non è più bello. Soprattutto per le imprese, per le quali occorre una crescita dimensionale, specie per quelle umbre”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, oggi a Perugia, nel corso del confronto pubblico con Maurizio Landini, segretario confederale della Cgil, sul tema “Ripartiamo dalla fabbrica”, organizzato dalla stessa organizzazione sindacale.

La presidente Marini ha voluto argomentare la sua affermazione riguardo alla necessità di pensare a “nuove politiche industriali che affrontino il tema della crescita dimensionale delle imprese”, in quanto in una economia che si muove ormai su scala planetaria e globale “solo in questo modo le nostre imprese, quelle umbre, ma anche in generale quelle italiane, potranno essere più competitive. Le attuali dimensioni, infatti, penalizzano le nostre imprese, sia in termini della loro capacità di investire in innovazione, ricerca, sviluppo, sia in termini di capacità di export”.

Un altro elemento che la presidente Marini ha definito decisivo per una strategia di sviluppo del sistema industriale, in una visione nuova e più moderna della “fabbrica”, immaginando anche le grandi opportunità che possono essere colte con “Industria 4.0”, è quello dell’impianto delle relazioni: “per realizzare questo obiettivo – ha affermato – abbiamo bisogno che tutti gli attori economici, sindacali ed istituzionali siedano allo stesso tavolo affinché ciascuno faccia la propria parte, nell’ambito di un disegno di sviluppo, e quindi di futuro, condiviso”.

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