Movida Perugia, degrado e sicurezza, a Microfoni Aperti Luca Merli

L'assessore alla sicurezza si è detto disponibile ad un incontro online con il Comitato Etruscamente


Movida Perugia, degrado e sicurezza, a Microfoni Aperti Luca Merli

di Morena Zingales
«Una bomba sanitaria in pieno centro storico a Perugia. Feci, vomito, urina, fazzoletti intrisi di escrementi sparsi qua e là. Vergogna! Permettere questo significa non amare la propria città. Ed è solo venerdì». E’ lo sfogo dei residenti del centro storico di Perugia – gruppo “Etruscamente” – che dicono questo, all’alba del giorno dopo. Si svegliano, sempre se riescono a dormire, durante la notte data la baldoria, e sono costretti a vedere quanto descritto sopra. Oltre all’odore nauseabondo di urina che con il caldo dell’estate, si sa, è insopportabile devono tollerare i rifiuti di una notte appena trascorsa. E’ così nella piazza Alfani, lungo la via Bartolo, a pochi passi dall’Università per Stranieri, ma più vicino al posto fisso di Polizia, a Piazza Danti e quindi alla Cattedrale di San Lorenzo. Posti che dovrebbero essere il gioiellino di Perugia, e invece.

  • I turisti mica lo sanno che Perugia è così. Al loro arrivo Gesenu ha già ripulito i vicoli dalla “monnezza”. Ma gli odori rimangono. Basta poco e i turisti non tornano più.

Ancora una marea di foto scattate dai residenti che racconta tutto lo schifo che accade. «E’ un incubo – dicono – in cui viviamo da anni, tutti i fine settimana in particolare». C’è chi parla di mettere bagni pubblici, ma altri che ribattono dicendo: «Anche se ci fossero bagni questi giovani, ubriachi fradici e drogati non ci andrebbero mai!» Lo dimostra quel vespasiano aperto qualche anno fa, con tanto orgoglio del sindaco. Che fine ha fatto?

Nelle foto si vede uno che vomita e un’altra che urina e mentre la fa cade a terra. «Gentleman che vomita in piazza Alfani, tra l’odore di urina di qualcun altro che è passato prima di lui. Vi rendete conto come siamo costretti a vivere?». Ribadiscono ancora. “Cittadini onesti che lavorano e pagano profumatamente tasse!”

Nascosti tra i buchi che si creano tra un’auto parcheggiata e l’altra fanno i loro bisogni. Le foto sono scattate dall’alto da qualche residente che minaccia di “lanciare dalla finestra il vaso di una pianta” o un “secchio di acqua ghiacciata” così si svegliano dalla sbronza che hanno. Chi dice di lanciare olio bollente, ma qui è la rabbia che parla è ovvio che non lo farebbero mai. Anche perché dopo anni, a quest’ora l’avrebbero già fatto. I cittadini quando sono onesti tale rimangono, anche nei momenti di “pura esasperazione” e quelli de del Comitato Etruscamente lo sono veramente.




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