Nas di Perugia sequestrano mascherine da Cina e Tunisia



Nas di Perugia sequestrano mascherine da Cina e Tunisia

Gli accertamenti svolti dal Nas di Perugia tesi a reprimere azioni illegali nel periodo di emergenza sanitaria ha portato alla luce un ingente commercio di mascherine chirurgiche – classificate come dispositivi medici – e mascherine protettive – classificate come dispositivi di protezione individuali – corredate da certificati di conformità risultati falsi. Tre i legali rappresentanti di altrettante società denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia per frode in commercio, frode in pubblica fornitura e uso di atto falso, che avevano dato vita ad un giro di affari del valore di oltre 4,1 milioni di euro. Uno dei tre denunciati, da solo aveva commercializzato a privati ed enti pubblici (ospedali, Asl, Comuni, Case Circondariali) circa 1 milione e 500 mila mascherine chirurgiche importate dalla Tunisia e dalla Cina con falsi certificati di conformità. Al momento soltanto 300 mascherine sono state rintracciate e sottoposte a sequestro penale. Sono in corso ulteriori accertamenti presso le strutture pubbliche destinatarie delle mascherine irregolari.

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