Nave Diciotti, Salvini, lavoro a soluzione positiva

Nave Diciotti, Salvini, lavoro a soluzione positiva. Quinta giornata nel porto di Catania, dopo altre cinque passate in mare, per la nave Diciotti della Guardia costiera. A bordo ci sono ancora 150 dei 190 migranti soccorsi da un barcone in avaria al largo di Lampedusa. L’ufficio di Sanità marittima di Catania, però, ha ordinato lo sbarco immediato di 11 donne e cinque uomini, di cui due con sospetta tubercolosi.

E ci sarebbe, a quanto si è appreso, anche il via libera del Viminale. Nei giorni scorsi, oltre a chi aveva problemi di salute, sono sbarcati 27 minori non accompagnati (LE LORO STORIE). Sulla nave, per un controllo medico, sono arrivati gli ispettori del ministero della Salute e medici dell’Usmaf e regionali.

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Ma l’Italia prosegue la sua linea dura e pretende un accordo con gli altri Paesi Ue per la ridistribuzione delle persone a bordo. Accordo che, nonostante i vertici di ieri, Bruxelles stenta a trovare. Il ministro degli Esteri Moavero, però, assicura che le trattative a livello Ue continuano “certamente”. Prosegue anche il braccio di ferro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e le procure siciliane, con il procuratore di Agrigento che ha ascoltato alcuni funzionari del Viminale come persone informate dei fatti.

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