Omicidio a Spoleto: il Gip si riserva la decisione su Erjon Behari, chieste misure alternative

Omicidio a Spoleto: il Gip si riserva la decisione su Erjon Behari, chieste misure alternative

Omicidio a Spoleto – Erjon Behari, un uomo di 43 anni di origini albanesi, è attualmente sotto indagine per l’omicidio volontario di Stefano Bartoli, uno spoletino di 28 anni. Bartoli è stato accoltellato sabato sera in Via Due Giugno.

L’udienza di convalida per Behari si è tenuta questa mattina presso il tribunale di Spoleto. Durante l’udienza, Behari ha scelto di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari.

Il giudice per le indagini preliminari (GIP) si è riservato di decidere sulle misure cautelari. L’avvocato difensore di Behari ha richiesto il suo ricovero in un reparto psichiatrico ospedaliero o in una struttura alternativa, o, in alternativa, gli arresti domiciliari. La decisione sarà presa entro cinque giorni.

Durante l’interrogatorio, Behari aveva fornito una versione degli eventi, affermando di aver cercato solo di allontanare Bartoli. Ha detto di essere convinto di averlo ferito solo superficialmente con un coltello da cucina, che è stato successivamente sequestrato dai carabinieri.

L’incidente, che è scoppiato intorno alle 21 di sabato di fronte all’abitazione di Behari, sembra essere stato causato da una disputa su questioni di denaro. Secondo gli inquirenti, entrambi gli uomini appartenevano a ambienti di microcriminalità e erano stati complici in alcuni furti avvenuti negli ultimi mesi in città. Al momento dell’incidente, Behari era in libertà vigilata.

I fratelli di Bartoli si sono rivolti allo studio legale Bellingacci di Spoleto per seguire l’autopsia, che è in programma per i prossimi giorni. L’autopsia dovrebbe chiarire la natura e le dinamiche della coltellata mortale al costato del giovane.

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