Omicidio Meredith, Cassazione, no risarcimento a Raffaele Sollecito

I giudici di Firenze avevano respinto la domanda di risarcimento mettendo in evidenza il fatto che Sollecito

Omicidio Meredith, Cassazione, no risarcimento a Raffaele Sollecito

ROMA – Nessun risarcimento per ingiusta detenzione a Raffaele Sollecito. Lo ha deciso la quarta sezione penale della Cassazione, bocciando il ricorso con cui i difensori del giovane chiedevano di rivalutare l’istanza di indennizzo – pari a 516mila euro – gia’ respinta dalla Corte d’appello di Firenze nello scorso febbraio.

Sollecito ha passato quasi 4 anni in carcere: l’accusa nei suoi confronti era quella di concorso nell’omicidio volontario della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa a Perugia nella notte tra il primo e il 2 novembre del 2007. Nel 2015, pero’, la Cassazione ha chiuso il processo pronunciando in via definitiva l’assoluzione di Sollecito e di Amanda Knox, la ragazza statunitense con cui il giovane all’epoca dei fatti aveva una relazione sentimentale.

I giudici di Firenze avevano respinto la domanda di risarcimento mettendo in evidenza il fatto che Sollecito, nelle prime fasi dell’inchiesta avrebbe tenuto una condotta “dolosa” e “gravemente menzognera”. Per conoscere le motivazioni alla base della decisione di oggi della Suprema Corte bisognera’ attendere circa un mese. Per il delitto di Perugia l’unico condannato per concorso in omicidio e’ Rudy Guede: il giovane di origini ivoriane, giudicato con rito abbreviato, sta scontando nel carcere di Viterbo una condanna a 16 anni di reclusione.

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