Rassegna stampa dell’Umbria e nazionale video, flip e scroll 20 12 2019



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Frodi fiscali: Gdf Torino, sei arresti e sequestro beni per 4 mln

Agenzia Giornalistica Italia – I Finanzieri hanno accertato che il fulcro dell’ intero sistema fraudolento era un consorzio di cooperative a cui venivano appaltate importanti attivita’ logistiche, come il confezionamento, la spedizione, il carico e lo scarico di merci, da parte di primarie societa’ nazionali. Il consorzio, che non aveva struttura, organizzazione, mezzi e dipendenti, si serviva di cooperative, consorziate e non, a cui sub-appaltava lo svolgimento di tali attivita’ . Gli accertamenti degli inquirenti hanno appurato che, in realta’ , le cooperative erano state costituite al solo scopo di assumere formalmente i dipendenti, facendo ricadere in capo a queste tutti gli obblighi contributivi e previdenziali relativi ai soci cooperatori, destinati ad essere sistematicamente evasi. Infatti, a partire dal 2012, il “reale protagonista economico” e’ stato il consorzio che, attraverso un sistema di false fatturazioni, detraeva indebitamente l’ IVA delle fatture ricevute dalle cooperative, mentre queste ultime non versavano quanto dovuto, con un duplice danno per l’ Erario quantificato in almeno 40 milioni di euro e l’ iscrizione a ruolo di debiti per oltre 102 milioni di euro. Per rendere piu’ difficoltosa l’ individuazione dei responsabili, il consorzio e le cooperative, una volta fallite, venivano fittiziamente trasferite presso altre province e sostituite da altre societa’ che continuavano a operare secondo le medesime modalita’ , aumentando il debito nei confronti dello Stato e aggravando la posizione contributiva dei soci cooperatori che venivano trasferiti da una cooperativa all’ altra. La complessa ricostruzione di tutte le movimentazioni finanziarie dei soggetti giuridici falliti, operata dai Finanzieri, ha permesso di quantificare in oltre 3 milioni di euro le distrazioni patrimoniali realizzate a danno delle cooperative. Contemporaneamente agli arresti, sono stati notificati sequestri per circa 4 milioni di euro di beni riconducibili agli indagati, e 4 immobili ubicati in provincia di Torino, Caserta e Foggia.

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