Rassegna stampa nazionale e locale dell’Umbria 27 ottobre 2020


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Coronavirus: Bonaccini, ‘lotta al virus richiede unità, sbagliato dividersi’

“In questo momento abbiamo bisogno di tutto, eccetto che dividerci in fazioni. Si possono avere sui singoli punti opinioni differenti, io stesso ho invitato il governo a tenere conto di quanto le categorie stanno chiedendo e a valutare qualche correzione. Ma la lotta al virus richiede massima unita”. Lo dice, intervistato da La Repubblica, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, a proposito dell’acceso dibattito sull’ultimo Dpcm predisposto dal governo per frenare i contagi da Covid – 19 in rapida risalita.

E alla domanda se il Dpcm firmato 48 ore fa richieda correzioni, risponde: “C’è stato un confronto nel merito e abbiamo avanzato delle proposte, avremmo voluto vederne accolte di più. Noi eravamo più preoccupati di possibili assembramenti nei centri commerciali che nei cinema o nei teatri. Resto convinto che sia più sicuro un ristorante aperto la sera e che osserva le regole, rispetto alle grandi aree di vendita dove nel fine settimana si affollano le persone. Detto ciò, serve frenare il contagio e sostenere chi ha bisogno”.

“Le nuove chiusure – osserva Bonaccini – riguardano anche attività già allo stremo: non basta dire che arriveranno ristori, bisogna dire che saranno adeguati e che si farà presto, prestissimo”. “Il Dpcm – sottolinea – contiene una stretta necessaria, perché la situazione è molto seria la curva dei contagi e in costante crescita, aumentano ricoveri e decessi e rischiamo nuovamente di rallentare o addirittura di bloccare il resto delle prestazioni sanitarie. Non credo dunque si possa contestare il dovere del governo di intervenire. Ora però bisogna assolutamente assicurare aiuti immediati ai pubblici esercizi, al settore della cultura e dello spettacolo, agli ambulanti e ai gestori di palestre e impianti sportivi. Sono stati chiusi in primavera, faticavano anche nei mesi scorsi, ora un nuovo colpo. Dobbiamo dirgli, coi fatti concreti, che siamo dalla loro parte. Se e possibile correggere qualcosa lo si faccia, dove non si eroghino subito contributi a fondo perduto direttamente sui loro conti correnti e benefici fiscali”.

(Vas/Adnkronos)

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