Record di interventi Soccorso alpino dell’Umbria, Sasu, nel 2018



Record di interventi Soccorso alpino dell’Umbria, Sasu, nel 2018

Premessa Il Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU) è il servizio regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico(CNSAS), riconosciuto dallo Stato come Servizio di Pubblica Utilità. La sua mission principale è il soccorso degli infortunati, dei pericolanti ed il recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio regionale.

Il SASU opera nei territori della Regione Umbria dal 1966. Il sistema organizzativo è costituito da due stazioni – una alpina ed una speleologica – ed una squadra di soccorso in forra.

Tutti i tecnici sono poi coinvolti nell’attività di ricerca di persone disperse o scomparse. La normativa nazionale riconosce un ruolo ben preciso, quindi necessario ed esclusivo per attività che non prevede succeda nei, proprio perché gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico sono ontologicamente i soccorritori qualificati per gli interventi in ambienti impervi ed ostili.

Ciò, dice Legge, “in stretto coordinamento con il Servizio Sanitario Nazionale” in quanto “le Regioni individuano nelle strutture operative regionali e provinciali del CNSAS i soggetti di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso sanitario nel territorio montano ed in ambiente ipogeo” inoltre, tale normativa ne riconosce il Coordinamento degli interventi di soccorso negli ambienti impervi ed ostili infatti, “nel caso di intervento di squadre appartenenti a diverse organizzazioni, la funzione di coordinamento è assunta dal responsabile del CNSAS”.

In fine, il CNSAS viene riconosciuto come struttura operativa del Servizio nazionale di Protezione Civile In fine Il Servizio nazionale di Protezione Civile viene istituito con la Legge n.225 del 1992, nella quale il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico viene riconosciuto sua struttura operativa, ne è parte integrante ed è parificato alle Amministrazioni dello Stato.

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