Rivolta Capanne, Emanuele Prisco e Franco Zaffini visitano Carcere



Rivolta Capanne, Emanuele Prisco e Franco Zaffini visitano Carcere

di Marcello Migliosi e Morena Zingales
“Sollecitiamo pene esemplari e immediato trasferimento dei detenuti responsabili e potenziamento dell’organico”. E’ quanto chiedono il senatore Franco Zaffini e l’onorevole Emanuele Prisco, Fratelli d’Italia, che questa mattina si sono recati al carcere di Capanne, in seguito a recenti fatto accaduti all’interno, incontrando il comandante, la direttrice e il personale.

“Lo chiediamo da tempo per questo carcere, – hanno aggiunto – anche per la tipologia di popolazione carceraria presente all’interno, di gran lunga straniera che oggi è caratterizzata dalla presenza di malati psichiatrici”. Capanne non ha un’ala specifica per questo tipo di carcerati e questo mette ancora più in sottopressione il personale

Prisco e Zaffini si sono complimentati con il personale per aver gestito la situazione nel migliore dei modi. “Facciamo sempre appello alle grandi professionalità, all’abnegazione, allo spirito di sacrificio, però non può andare sempre così. Ha dettto il senarote Zaffini. E’ successo un episodio gravissimo, e succedono spesso anche in altri carceri. C’è una carenza del personale cronica che va sanata immediatamente, perché questi episodi danno il segno del semaforo che da arancione è diventato rosso. Non si può giocare la pelle sui servitori dello Stato.

“Uomini e donne che per 1300 euro al mese fanno i carcerati. Tutto questo non può andare avanti così, devono poter lavorare in serenità e in tranquillità. Il lavoro di cinque non lo può fare uno e questo è quello che accade oggi a Capanne, Spoleto, Terni. Tutta la popolazione carceraria dell’umbria è sottoposta a stress analogamente agli agenti di polizia penitenziaria perché l’immediata interfaccia del detenuto è l’agente. Il primo motivo di serenità del detenuto è l’agente, se l’agente – ha concluso Zaffini – lavora in serenità e in sicurezza lo riscontra anche il detenuto, diversamente ne fanno le spese tutti. L’Universo carcere è un universo chiuso”.

“Tanti carcerati hanno problemi psichiatrici – gli fa eco Emanuele Prisco: Noi oggi a portare la solidarietà di Fratelli d’Italia alla polizia penitenziaria che ieri insieme al direttore e comandante hanno gestito brillantemente, la rivolta che era scoppiata. Un fatto grave che dipende senz’altro dalla tipologia dei detenuti presenti a Capanne. Da un lato molti stranieri, quasi il 70 per cento e poi anche dei detenuti psichiatrici che con la chiusura degli specifici istituti di reclusione sono stati diffusi per i carceri italiani che mettono a repentaglio, tanto la vita detenuti, quanto tanto quella della polizia penitenziaria.

In carcere ci sono due tipologie di persone, i delinquenti e i servitori dello stato. Siamo qui per testimoniare la nostra vicinanza ai servitori dello Stato. E infine h concluso: “Sono fatti gravi e non devono passare inosservati”.


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