Sequestro di toner e cartucce esauste in Umbria

I Carabinieri Forestali del NIPAAF di Perugia hanno sequestrato due aree dove venivano stoccati illegalmente rifiuti speciali non pericolosi

Sequestro di toner e cartucce esauste in Umbria

I Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Perugia hanno sequestrato due aree, per un totale di circa 1300 metri quadrati, una nel comune di Cannara e l’altra nel comune di Bettona. In queste aree venivano stoccati illegalmente rifiuti speciali non pericolosi, come toner e cartucce esauste, all’interno di circa 700 big bags. Questi rifiuti erano trasportati illegalmente in aree diverse da quelle dell’azienda di produzione.

L’azienda in questione, nota per la raccolta di toner per la successiva rivendita a seguito di rigenerazione, opera nel territorio della provincia di Perugia. È stata controllata dai militari del NIPAAF di Perugia nel comune di Cannara e nel comune di Bettona, in collaborazione con la stazione dei Carabinieri del posto. In entrambe le aree sono stati riscontrati presunti reati nella gestione del ciclo dei rifiuti speciali non pericolosi, poiché questi non avevano subito nessun percorso di recupero autorizzato (pulizia ed ispezione) e pertanto, essendo rifiuti, erano depositati in aree non autorizzate a tale scopo.

Nell’area del comune di Cannara è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il solo titolare dell’azienda, anche in qualità di affittuario del terreno. Nel comune di Bettona, invece, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria tre persone: il titolare dell’azienda, un socio e il proprietario del terreno. Sono accusati di gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi in concorso tra loro.

Questa azienda era già stata oggetto di controllo da parte dei militari del NIPAAF di Perugia nel mese di marzo e il titolare era stato deferito all’Autorità Giudiziaria in quanto depositava i predetti rifiuti senza che l’area fosse autorizzata al predetto scopo, in violazione a quanto indicato nell’autorizzazione. Per il predetto reato, sono state impartite da Arpa Umbria all’indagato le necessarie prescrizioni asseverate, come previsto dalla Legge, che se ottemperate, in aggiunta al pagamento di 3.500,00 euro permetteranno l’estinzione del reato commesso.

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