Terremotati a Roma, il video della manifestazione con il commento di Barbara Olmai



Terremotati a Roma, il video della manifestazione con il commento di Barbara Olmai

Hanno sfidato pioggia, vento e intemperie le centinaia di persone che questa mattina hanno preso parte alla nuova manifestazione organizzata dal Coordinamento nazionale dei Comitati civici nati dopo il terremoto del 2016 nel Centro Italia, una marcia di protesta diretta verso i palazzi istituzionali, per denunciare una ricostruzione ferma al palo, più o meno ad ogni latitudine delle quattro regioni devastate dai fenomeni sismici di quasi tre anni fa.

Hanno marciato in molti, sotto gli ombrelli, verso piazza Montecitorio, contro una politica che dopo aver promesso un cambio di marcia rispetto al passato, secondo i manifestanti sembra invece essersi dimostrata cieca e sorda di fronte alle istanze di una popolazione ridotta allo stremo.

Sono passati quasi tre anni ormai, e ad Amatrice come ad Arquata del Tronto, a Norcia come a Visso, e cosi’ in tutti gli altri territori di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, il senso di abbandono sembra aver preso ormai il sopravvento.

“Se quei territori non ripartono si rischia un vero e proprio nuovo fenomeno migratorio interno, con il progressivo spopolamento di un’intera macro-regione”, tuona uno dei rappresentanti dei tanti comitati presenti, piu’ che mai consapevole di come, a quasi tre anni di distanza dalla tragedia del 24 agosto 2016, si stia verificando ormai ad ogni latitudine un progressivo abbandono delle terre colpite dal terremoto.

Emblematici i casi di Castelluccio di Norcia (Umbria) e Accumoli (Lazio): il primo, luogo-culto di tanti pellegrinaggi turistici verso la magica capitale della fioritura della celebre lenticchia, che dopo il sisma del 30 ottobre 2016 e’ ormai pressoche’ disabitato; il secondo, borgo della provincia di Rieti che fu epicentro del terremoto del 24 agosto dello stesso anno, che dopo aver fatto il giro del mondo attraverso le immagini della distruzione totale del paese e di molte delle sue frazioni, rischia di restare praticamente senza abitanti, da qui ai prossimi mesi.

“Castelluccio zero residenti”, recita uno dei tanti striscioni portati per dar forza alla manifestazione, mentre i rappresentanti dei comitati del Lazio, delle Marche, dell’Umbria e dell’Abruzzo, chiedono quello che stanno rimarcando da oltre due anni, e cioe’ una velocizzazione delle procedure di ricostruzione, finite per incastrarsi nei lacci e nei lacciuoli di una burocrazia che non ha saputo modificarsi neanche di fronte ad un’ emergenza senza precedenti nella storia d’Italia.

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