Truffe assicurative: operazione dei Carabinieri a Caserta

A partire dalle prime ore della mattina di oggi, i Carabinieri del Nucleo

Truffe assicurative: operazione dei Carabinieri a Caserta

Truffe assicurative

I Carabinieri del Gruppo di Aversa e del NAS di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari che ha portato all’arresto di 23 individui, di cui 22 agli arresti domiciliari e uno soggetto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione, avvenuta il 19 dicembre 2023, è stata condotta in seguito a un’accurata indagine avviata dal Nucleo Investigativo di Aversa e ha portato alla luce un’associazione per delinquere specializzata in una serie di attività illecite, tra cui corruzione, falso e truffa.

Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminale che orchestrava una complessa rete per ottenere indebitamente risarcimenti da compagnie assicurative, presentando richieste per sinistri stradali che in realtà non erano mai avvenuti. Questa rete operava principalmente nelle province di Caserta e Napoli, coinvolgendo diversi attori, tra cui medici compiacenti e falsari.

Un aspetto chiave dell’operazione è stato il metodo utilizzato dall’associazione. Gli indagati erano soliti portare nei Pronto Soccorso individui con fratture preesistenti, i quali, utilizzando false identità e documenti contraffatti, ottenevano referti medici attestanti lesioni inesistenti. Questi referti servivano poi per richiedere risarcimenti economici alle compagnie assicurative, gonfiando di fatto i danni per incidenti stradali mai accaduti.

L’organizzazione non si limitava a utilizzare solo persone con fratture; era abituale inviare anche soggetti in perfetta salute ai Pronto Soccorso di Marcianise e Maddaloni. Qui, medici compiacenti, dietro compenso, rilasciavano falsi referti medici attestanti lesioni personali. Questi atti venivano redatti al di fuori delle procedure standard e successivamente convalidati da personale sanitario, facilitando così l’ottenimento dei risarcimenti da parte delle compagnie assicurative. Un infermiere addetto all’archivio sanitario dell’ospedale di Marcianise ha confermato la falsità di alcuni di questi documenti, contribuendo a superare i controlli effettuati dalle agenzie investigative.

L’indagine ha inoltre messo in luce l’uso di documentazione medica fraudolenta, redatta da medici in servizio presso strutture pubbliche e private accreditate, per supportare le richieste di risarcimento. I membri dell’associazione utilizzavano esami diagnostici emessi su carta intestata di centri non autorizzati, così come fatture false per cicli di fisioterapia, presentate da individui non qualificati, al fine di gonfiare gli importi richiesti. In alcune circostanze, un soggetto, pur non essendo un fisioterapista, produceva fatture false attestanti l’esecuzione di cicli di fisioterapia, per dare maggior peso alle richieste risarcitorie.

Nel corso delle operazioni, sono stati sequestrati oltre 600.000 euro in contante, ritenuti illeciti proventi dell’attività fraudolenta. Inoltre, le forze dell’ordine hanno acquisito oltre 1.700 certificati medici irregolari presso il presidio ospedaliero di Marcianise e presso gli archivi della società C.S.A. Consorzio di Cancello Amone, che gestisce l’archiviazione della documentazione medica per conto dell’ASL. Sono stati sottoposti a sequestro anche uno studio diagnostico situato a Qualiano e un centro fisioterapico a Casal di Principe, entrambi coinvolti nel sistema di frode.

L’operazione ha messo in evidenza l’ampiezza e la complessità della rete criminale, che si avvaleva della complicità di professionisti all’interno del sistema sanitario per orchestrare un inganno ai danni delle compagnie assicurative. La capacità di manipolare i documenti e di corrompere medici e infermieri ha rivelato un quadro preoccupante della corruzione all’interno del settore sanitario.

Oggi, alle 10:30, si svolgerà una conferenza stampa presso l’ufficio del Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a cui parteciperanno importanti esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura, tra cui il Procuratore Aggiunto, il Colonnello dei Carabinieri e altri ufficiali. Sarà un momento cruciale per illustrare i dettagli dell’operazione e per ribadire l’impegno delle autorità nella lotta contro la corruzione e le frodi nel settore sanitario.

Le indagini sono ancora in corso e gli indagati devono considerarsi innocenti fino a prova contraria, in attesa dell’esito del procedimento giudiziario. La Procura ha chiarito che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che la misura cautelare è stata adottata all’esito di un contraddittorio limitato a tale fase procedimentale. Il Giudice della fase processuale potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

Questa operazione rappresenta un significativo passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la magistratura per garantire giustizia e trasparenza. La scoperta di questa rete di frode non solo solleva interrogativi sulla sicurezza e sull’integrità del sistema sanitario, ma mette anche in luce la necessità di rafforzare i controlli e le procedure all’interno delle strutture mediche, per prevenire futuri abusi.

La comunità locale, colpita da questi eventi, si aspetta che le autorità continuino a perseguire con fermezza ogni forma di illecito, ripristinando la fiducia nei servizi sanitari e nella giustizia. L’operazione rappresenta un chiaro segnale che la lotta contro la corruzione e le frodi non si fermerà, e che le autorità sono determinate a smantellare qualsiasi rete criminale che minacci la sicurezza e l’integrità della società.

Il contrasto alle frodi assicurative, infatti, non è solo una priorità per le istituzioni locali, ma anche per l’intero sistema economico, che vede nelle compagnie assicurative un settore fondamentale per la stabilità e la crescita. Le indagini in corso potrebbero portare a nuove scoperte e a ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, mentre le forze dell’ordine continueranno a monitorare la situazione e ad adottare tutte le misure necessarie per tutelare l’integrità del mercato assicurativo.

In attesa della conferenza stampa, che fornirà ulteriori dettagli sull’operazione, le autorità invitano alla prudenza e ricordano che, in attesa della conclusione del processo, ogni accusa resta soggetta a una valutazione giuridica più approfondita. Il caso si sviluppa quindi in un contesto di estrema attenzione e riservatezza, con le indagini che potrebbero riservare nuove sorprese.

In sintesi, l’operazione odierna segna un passo importante nel contrasto alle truffe ai danni delle compagnie assicurative nella zona di Caserta, con l’esecuzione di misure cautelari nei confronti di numerosi soggetti accusati di far parte di una rete di truffatori. Gli sviluppi futuri, a partire dalla conferenza stampa di oggi, saranno fondamentali per comprendere l’ampiezza e la portata del fenomeno.

L’inchiesta resta ancora aperta e, come sempre, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a prova contraria, in attesa di una decisione definitiva da parte del giudice competente.

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