Zingaretti a Foligno, Umbria saprà difendersi da chi vuole sfruttarla



Zingaretti a Foligno, Umbria saprà difendersi da chi vuole sfruttarla

“Dobbiamo impedire che la politica nazionale metta le mani su questa terra meravigliosa. Lo dice un presidente di regione che difende con unghie e con i denti la sua regione. L’Umbria saprà difendersi da chi vuole sfruttarla per interessi dei partiti romani”. Lo ha detto il segretario dem Nicola Zingaretti, a Narni per un’iniziativa elettorale a sostegno del candidato del patto civico alle elezioni regionali del 27 ottobre.

“Salvini era convinto di governare cinque anni, poi e’ finita come e’ finita – ha aggiunto rispondendo al leader leghista che si era detto sicuro della vittoria – Qua noi siamo per difendere l’Umbria da chi la voleva prendere e da chi la vive come un diritto, ma non e’ cosi’ . L’Umbria e’ degli umbri. Diciamo a Salvini e ai suoi che l’Umbria si rispetta, non si usa per i giochi nazionali della politica. Diciamolo a chi viene qui a fare lezioni e ancora non ha spiegato dove sono finiti i 49 milioni della Lega”, ha aggiunto. “Combattiamo insieme e vinciamo le elezioni non per un candidato, ma per salvare l’ Umbria, una terra bellissima”.

E poi ancora: “Saranno tre giornate di mobilitazione per difendere l’Italia e per difendere l’ Umbria dalle balle e dai debiti che Salvini ha lasciato in questo Paese. Se ci fosse stato ancora lui al governo oggi ci sarebbe stata una tassa sulle cassette di sicurezza e probabilmente piu’ Iva. Grazie a questo governo – ha sottolineato il segretario dem – stiamo intervenendo proprio su questo. L’ Iva non aumenta, ci sara’ il taglio delle tasse sugli stipendi, gli asili nido gratis, il fondo per la casa, undici miliardi di euro di investimenti, perche’ l’ Italia sta cambiando. La strada e’ giusta anche perche’ Salvini se ne e’ andato a casa”.

Ed infine: “Nella terra di San Francesco non vincera’ l’odio. La pancia, l’istinto, la parolaccia da’ soddisfazione, ma l’ odio non e’ una soluzione, non crea lavoro e non crea benessere. Dove c’ e’ l’ odio c’e’ piu’ tensione, meno sviluppo e meno capacita’ di affrontare i problemi”, ha aggiunto il segretario del Pd.

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